Innanzitutto, il Governo ha dichiarato la sua volontà di impegnarsi nella votazione del prossimo 9 giugno in merito alle misure di compensazione dell’Istituto di previdenza del Canton Ticino (IPCT), al quale sono affiliate 17'000 persone. Si tratta dell’accordo per salvare le pensioni di vecchiaia IPCT dal taglio del 20% di qui al 2031 (causate dalla riduzione del tasso di conversione). L’accordo è stato definito da Governo e Sindacati VPOD, OCST e SIT dopo una lunga trattativa. Un accordo per il quale il Sindacato VPOD ha lavorato per vari anni, lanciano le prime mobilitazioni e una petizione al Parlamento. Ora si tratta di convincere la maggioranza della cittadinanza a votare SÌ. Nella campagna è previsto un forte impegno dei 4 partiti che hanno firmato il rapporto parlamentare di maggioranza a favore della modifica di legge IPCT (PLR, Centro, PS e Verdi).
Per quanto concerne la compensazione del carovita 2024 tramite una tantum di 400 Fr per il personale sociosanitario degli enti sussidiati, il Governo ha dichiarato che si impegnerà presso l’Ente ospedalierocantonale affinché venga versata l’indennità al personale. Il Governo cercherà di convincere a fare altrettanto le case anziani, il settore delle cure a domicilio e le istituzioni sociali. Il Sindacato VPOD mantiene il suo obiettivo di aumentare gli stipendi del 1,46% a partire dal 2026, quando le finanze del cantone permetteranno il recupero dell’indicizzazione dei salari.
Infine, in merito al Preventivo 2025 il Governo ha concordato con i Sindacati di presentare a metà giugno la situazione del personale e degli enti sussidiati. Lo scopo è quello di consultare preventivamente la parte sindacale al fine di poter negoziare anticipatamente le misure.
Nel frattempo il Sindacato VPOD ha lanciato l’Iniziativa per abolire con effetto immediato il decreto Morisoli. È fondamentale firmare quanto prima l’iniziativa al fine di fare pressione sul Governo/Parlamento e abolire i condizionamenti del decreto Morisoli fino al 2025 (e probabilmente oltre), che impongono un risanamento delle finanze del Cantone sulle spalle di lavoratrici e lavoratori, oltre che sulla cittadinanza che beneficia dei servizi pubblici, della scuola e del settore sociosanitario.
