Non sappiamo come ripartiremo a settembre e non dipende da noi. Se sull’impatto del virus non possiamo che seguire le direttive degli esperti, abbiamo certamente la nostra da dire sulle modalità di insegnamento e sulla loro reale applicabilità (anche per ciò che attiene alla mole di lavoro). C’è da sperare che i responsabili dipartimentali se ne siano finalmente resi conto.
L’analisi e la valutazione di quanto fatto dalla scuola nei mesi scorsi è in atto e tutti siamo stati coinvolti. Non siamo più nell’emergenza e sta quindi a noi esigere che questa pratica divenga la norma e venga potenziata, dando ad esempio la possibilità alle associazioni sindacali e magistrali, come pure ai Collegi dei docenti, di esprimersi sui possibili scenari prima che vengano operate le scelte definitive.
Con questo auspicio e confinando gli aspetti problematici alla coda della presente, vi saluto, augurando a tutte e tutti voi che la pausa estiva sia proficua e permetta di ricaricarsi: ne abbiamo un grande bisogno!
Cordialmente
Adriano Merlini, presidente Sindacato VPOD docenti Ticino