Giù le mani dalle nostre pensioni!

Ancora oggi le donne ricevono rendite di vecchiaia inferiori di circa un terzo alle rendite degli uomini. Le donne si assumono gran parte del lavoro di accudimento, cura e assistenza, eppure il calcolo delle rendite non ne tiene conto, poiché questo lavoro è poco o non è affatto retribuito. Di conseguenza, pur avendo lavorato una vita intera spesso le donne arrivano alla pensione con rendite insufficienti.

Invece di migliorarle, con l’aumento dell’età di pensionamento a 65 anni il Parlamento si appresta a fare esattamente il contrario: ridurre le rendite delle donne. Già in questa sessione autunnale il Parlamento intende approvare «AVS 21», una riforma che si farà a loro spese. Ecco perché dobbiamo scendere in piazza. Dopo le manifestazione locali del 14 giugno, ora ci vuole un segnale forte davanti a Palazzo federale!

Non solo l’AVS, ma tutte le rendite stanno andando nella direzione sbagliata: anche le casse pensioni versano rendite sempre più esigue, mentre in Svizzera il costo della vita cresce. Non possiamo andare avanti così: il nostro lavoro merita delle buone pensioni.

Il 18 settembre tutte e tutti a Berna per dire NO a una riforma delle pensioni a spese delle donne!

13:30 Schützenmatte: ritrovo e manifestazione

15:00 Piazza federale: comizio finale e concerti

Maggiori informazioni: www.rendite-delle-donne.ch

Trasporto dal Ticino

>> Andata
Mendrisio 8.34
Lugano 9.02
Bellinzona 9.18
arrivo a Berna 12.24
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Partenza da Berna 17.00
  • 15’000 volte NO all’aumento dell’età AVS per le donne

    Sabato 18 settembre 15’000 persone hanno manifestato a Berna per protestare contro l'aumento dell'età di pensionamento delle donne della revisione AVS 21, seguendo l’appello di un’ampia alleanza ampia formata da sindacati, collettivi femministi e partiti politici. Il Sindacato VPOD Ticino ha preso parte a quest’importante manifestazione con una delegazione.