A questo quadro di discriminazione salariale si aggiunge il fatto che la crisi pandemica in Svizzera sta espellendo dal mondo del lavoro maggiormente le donne rispetto agli uomini: nel quarto trimestre 2020 le donne hanno perso 14'000 posti a tempo pieno (-0,6% dei posti occupati da donne), mentre gli uomini 9'000 (-0.3% dei posti occupati da uomini) rispetto al medesimo trimestre del 2019. In Ticino la perdita totale di posti di lavoro è stata di ben 10'000 posti.
In vista della Giornata internazionale dei diritti della donna del 8 marzo 2021 il Sindacato VPOD Ticino ribadisce con forza l’urgenza di investire nella promozione della parità di genere e contro la grande discriminazione delle donne. E chiede con forza la creazione in Ticino di un Ufficio cantonale per la parità di genere sul modello di quello esistente nel Canton Vaud. Esso dovrà avere il compito di offrire alla popolazione, alle imprese e alle autorità nel Cantone consulenze specializzate e sostegno giuridico, ma anche di organizzare delle campagne di sensibilizzazione e prevenzione, di realizzare del materiale informativo, di organizzare delle formazioni e di elaborare degli strumenti pedagogici per la parità. A sostegno della creazione di questo Ufficio il Sindacato VPOD Ticino ha inoltrato al Parlamento nel 2019 una petizione con 4'000 firme ed auspica che il Gran Consiglio decida al più presto. L’Ufficio per la parità è uno strumento d’azione necessario per contribuire a far uscire progressivamente le donne di questo Cantone dalla situazione di forte discriminazione esistente in tutti gli ambiti: sociali, politici ed economici.
di Michela Pedersini, presidente Sindacato VPOD Ticino