Lo scorso 7 settembre, la gita pensionati di quest’anno ha proposto ai numerosi partecipanti di intraprendere parte della “Via dell’Energia”, progetto creato da AET allo scopo di mostrare come le risorse naturali del Cantone Ticino - acqua, sole e vento - vengono trasformate in elettricità.
Al nostro arrivo, siamo subito stati gentilmente accolti dai tre capi-centrale Loris, Remo e Gianni. Quest’ultimo ci ha portati nel magazzino per mostrarci una nuova turbina Francis appena arrivata nell’ambito dei lavori di potenziamento della centrale, che ne aumenteranno la produzione del 9%. Gianni ha poi presentato diversi aspetti del complesso mondo dell’elettricità, parlandoci di reti di distribuzione, di approvvigionamento, di chilometri di gallerie sotterranee… un mondo molto interessante e tutto da scoprire! Il gruppo è poi stato suddiviso in tre e, capitanato ognuno da un capo-centrale, abbiamo intrapreso una visita della Nuova Biaschina in piena attività.
Realizzato su progetto dell’ingegner Giovanni Lombardi, l’impianto della Nuova Biaschina sfrutta il dislivello di 304 m delle omonime gole. La centrale della Nuova Biaschina produce ogni anno 380 GWh di energia elettrica, contro i 477 GWh di tutto il resto della catena della Leventina. L’elettricità generata è sufficiente a soddisfare il fabbisogno di 95’000 economie domestiche ed è rinnovabile al 100%, certificata naturemade basic. Dopo essere stata turbinata dalla Nuova Biaschina, l’acqua viene restituita al corso naturale del fiume Ticino.
Maggiori informazioni a proposito disponibili su www.aet.ch.
Il Gruppo si è poi spostato a Rodi-Fiesso per prendere la teleferica del Tremorgio, che in pochi minuti percorre i 900 metri di dislivello che separano dall’omonimo laghetto. Dopo aver splendidamente pranzato alla Capanna, siamo stati raggiunti dal geologo Marco Antognini, che ci ha accompagnati durante una passeggiata molto istruttiva attorno al lago Tremorgio. Questo laghetto deve infatti la sua origine all’azione modellatrice dei ghiacciai e non è un cratere meteoritico. Il sig. Antognini ci ha poi fatto vedere alcuni campioncini di Scapolite, la gemma del lago rinvenuta dal cristalliere ticinese Carlo Taddei nel lontano 1929. Questa gemma slanciata dal cristallo giallastro ha permesso alla località di assumere una rinomanza mondiale grazie alle importanti campagne di ricerca promosse dal Museo cantonale di Storia naturale.
Alla fine della passeggiata, i partecipanti sono ritornati alla Capanna per un ultimo rinfresco. Ringraziamo ancora i gentilissimi capi-centrali e il Sig. Antognini le loro interessanti e complesse spiegazioni e i numerosi partecipanti per la loro simpatia!