L’accesso alla cultura e l’uguaglianza delle possibilità di riuscita per i figli dei lavoratori passano da un sistema scolastico accessibile e attento ai bisogni di tutti. L’obiettivo della scuola dell’obbligo deve essere in particolare di portare tutte le ragazze e tutti i ragazzi a possedere le necessarie basi culturali per poi conseguire con successo un diploma superiore o un attestato federale di capacità: questo in base ai propri interessi e non alla situazione socioeconomica di origine.
I referendisti che si oppongono alla sperimentazione fanno un discorso contrario alla giustizia sociale e opposto agli obiettivi della scuola media ticinese, che esiste da 40 anni: sono dei veri e propri reazionari che vogliono fissare al termine della scuola elementare l’età per la selezione tra gli allievi che si indirizzano all’apprendistato e gli allievi che si indirizzano verso studi postobbligatori.