Le misure ci sembrano logiche e pertinenti e ribadiamo dunque la fiducia negli esperti in ambito sanitario cui fanno capo le nostre autorità scolastiche. Abbiamo suggerito dei piccoli aggiustamenti, che sono stati presi in considerazione grazie al riconoscimento della nostra esperienza sul terreno. Attualmente una grande preoccupazione è che le accese discussioni, a volte degeneranti in veri e propri
scontri, che si manifestano quotidianamente nella società tra vaccinati e non vaccinati, possano esplodere anche all’interno degli istituti scolastici, generando pressioni e fratture all’interno del corpo insegnante o tra gli studenti.
Sosteniamo che la scelta di ricorrere o meno al vaccino debba rimanere libera per tutti gli attori della scuola e che la medesima mantenga sempre le porte aperte a tutti indiscriminatamente. Disinnescare le tensioni potrà essere un obiettivo supplementare per questo nuovo anno scolastico. Non sarà facile: l’impressione è che i più virulenti sostenitori di una o dell’altra scelta si esprimano in tal guisa per mascherare la loro paura; la paura di aver fatto la scelta sbagliata e dunque, per scacciare il dubbio, attacchino con eccessiva veemenza i sostenitori del campo opposto. La rete, con la sua mancanza di filtri, alimenta le tensioni.
Ricordiamoci piuttosto che la Scuola in presenza per tutto l’anno appena trascorso, con un numero di istitu- ti, classi, singoli allievi e docenti in quarantena assai contenuto, è stato un successo eccezionale, raramen- te eguagliato in Europa, raggiunto anche grazie ai grandi sforzi operati dai docenti, che si sono spinti ben al di là dei loro obblighi contrattuali: ci sta bene e ne siamo fieri, è il nostro contributo al superamento della situa- zione eccezionale al pari di quello di innumerevoli altre categorie profes- sionali. È però necessario che, passata l’emergenza, si torni a lavorare a ritmi sostenibili, tracciando nuovamente il confine tra tempi e spazi professionali e privati.
Ma il virus non è l’unica preoccupazione del mondo della scuola ticinese e dei suoi professionisti per questo 2021-22. Dovremo ad esempio riflette- re su come superare i superati livelli presenti nella Scuola media, dovremo prestare attenzione ed ottenere di essere realmente coinvolti nella revisione dei percorsi di maturità liceale e della formazione di base commerciale a livello federale, per ribadire i nostri punti fermi di equità sociale, qualità e libertà degli insegnamenti dispensati, come pure la centralità culturale e di crescita individuale, che è fondamentale ad ogni livello del nostro sistema formativo. Dunque tanto abbiamo dato e tanto siamo disposti a dare. Non chiediamo al nostro datore di lavoro di essere premiati (oddio ...), ma almeno di non penalizzarci ulteriormente: in particolare non siamo disposti a per- dere il 40% delle nostre rendite pensionistiche in 10 anni. Il 15 settembre manifestiamo tutti a Bellinzona.
Car* collegh*, che l’anno scolastico appena iniziato sia ricco di soddisfazioni ed emozioni per tutt* voi.