Tuttavia il Parlamento federale, sotto la spinta della destra e dell’UDC, ne ha approfittato, trasformando la proposta del Governo in un aumento notevole della deduzione generale per figli. La modifica è stata combattuta dalla sinistra e dai sindacati (ma anche da un comitato di ispirazione liberale) con un referendum, perché non ha più niente a che vedere con le spese di custodia per i figli e perché causa una perdita di 370 milioni di franchi all’anno per la collettività in un momento difficile.
Il quotidiano NZZ scriveva così lo scorso 12 agosto: “Il 70% delle deduzioni totali gioverà al 15% delle famiglie più facoltose”. Sotto la scaltra etichetta “favorire la conciliazione tra lavoro e vita famigliare” la destra cerca quindi ancora una volta di venderci un progetto che andrebbe a favore solamente dei più ricchi e che priverebbe le finanze pubbliche di importanti entrate.
Votiamo NO alla modifica della legge sull’imposta federale diretta il 27 settembre per non togliere risorse ad altri importanti progetti, che sono indispensabili in questo grande momento di crisi economica e sociale.
di Raoul Ghisletta, segretario VPOD Ticino