S-vestite per scelta? Il nostro abbigliamento tra norme giuridiche e tradizioni socioculturali e religiose

L’abbigliamento è un tema che riguarda tutte e tutti, ma nonostante le libertà conquistate nei secoli, ancora oggi esistono tutta una serie di norme giuridiche e fattori socioculturali o religiosi e che vanno oltre ai nostri bisogni individuali ed influenzano il nostro modo di vestire.

A essere toccato da queste norme di abbigliamento è spesso il corpo delle donne, che col passare dei secoli si è visto vestito e svestito in un certo modo, fondamentalmente per “mano” maschile.

Tali imposizioni sono ricorrenti anche ai nostri giorni e alle nostre latitudini e sono tutt’altro che coerenti. Si pensi ad esempio all’attuale discussione sul divieto del Burkini a Locarno, in cui i relatori della mozione e del rapporto di maggioranza chiedono apertamente alle donne musulmane di togliersi i veli in spiaggia e alle proteste giovanili dovute agli stretti codici di abbigliamento della scuola media di Pinchat, a Ginevra, in cui alle ragazze scoperte venivano imposte “magliette della vergogna”.

Venerdì 11 dicembre alle ore 18:00 approfondiamo il tema in una conferenza online con Amalia Grätzer, studente liceale cresciuta a Londra e che ora frequenta il collegio Papio ad Ascona, Lara Robbiani Tognina, ex-docente di religione evangelica e attualmente presidente dell’associazione di prima accoglienza per migranti “DaRe - Diritto a Restare” e Rosemarie Weibel, avvocata e curatrice del sito www.sentenzeparita.ch.

Per poter accedere alla videoconferenza sulla piattaforma Zoom e partecipare direttamente alla discussione iscrivetevi al seguente indirizzo entro le ore 14:00 di venerdì: .

Sarà inoltre possibile seguire la diretta Facebook sulla pagina @scioperofemminista.

Per maggiori info contattare le responsabili del gruppo “S-vestite per scelta” *:

Giulia Maria Beretta (079 908 71 39, ) e

Nancy Lunghi (076 343 08 97, ).

*Gruppo nato dalla collaborazione di abitanti Locarnesi contrari/-e alla mozione per il divieto del Burkini e che mira a tutelare la libertà d’espressione delle donne, sensibilizzando la popolazione con degli eventi e discussioni.