Giusto il tempo ... giusto

Il Dipartimento Educazione Cultura e Sport è una fucina di iniziative che stanno impegnando i docenti del Cantone chiamati a prendervi parte: dalla riforma La scuola che verrà, all’allestimento del nuovo Profilo Professionale del Docente.

Il mondo politico non è da meno; dopo essere riuscito ad introdurre una nuova disciplina (Civica ed educazione alla cittadinanza) alla Scuola Media e nelle Scuole post-obbligatorie, si sta ora occupando dell’inserimento di un’altra materia, la Storia delle religioni, ancora una volta nel settore medio. Pur non potendo approfondire qui l’argomento, assicuro che come sindacato e docenti stiamo seguendo la vicenda con una certa apprensione, pronti a intervenire qualora si andasse a sovraccaricare gli orari o a minare la laicità della pubblica istruzione.

Malgrado queste sollecitazioni esterne continue, come docenti e rappresentanti sindacali dei docenti riusciamo comunque ad essere propositivi.

Lunedì 16 ottobre si è tenuta l’Assemblea dei docenti SMs di VPOD e OCST congiunte sotto gli slogan Essere docente non è né una vergogna né un privilegio e Giusto il tempo … giusto. La medesima ha avallato le rivendicazioni per il settore:

  • razionalizzazione dei Consigli di Classe. Attualmente i CdC avvengono troppo presto (inizio novembre) o troppo tardi (marzo). Si chiede di ridurli di regola a 3 annuali, sopprimendo il giudizio di novembre, ma aggiungendo alla nota della pagella di gennaio un giudizio disciplinare articolato e riducendo invece quello di marzo ad una valutazione sintetica;
  • riconoscimento del ruolo del Docente di Classe. A fronte dell’aumento dei compiti del DdC occorso in questi anni per cause assai diverse (ad es. la reintroduzione della giustificazione scritta delle ore di assenza), si chiede di tornare ad avere uno sgravio minimo pari a un’ora-lezione;
  • aiuto per i docenti che devono seguire molti studenti. Evidentemente seguire un elevato numero di allievi moltiplica esponenzialmente il lavoro del docente, si chiede una riduzione crescente dell’onere orario settimanale oltre i primi 92 ragazzi;
  • sgravio per i docenti che seguono classi agli esami di maturità. Chiediamo venga riconosciuto questo compito aggiuntivo tramite ½ ora-lezione di sgravio;
  • valorizzazione dell’esperienza dei docenti “anziani”, sia per l’aiuto che offrono ai “novizi” sia per quanto apportano all’Istituzione Scuola, tramite la diminuzione del carico settimanale di un’ora-lezione per gli ultra cinquantenni e due ore dopo i 55 anni.

La discussione assembleare ha confermato la centralità delle richieste, sottolineando come queste cerchino di portare anche al Medio superiore parte di quanto di positivo immaginato dal Dipartimento per la qualità del lavoro del docente nel suo progetto di riforma per l’obbligo. Non solo: si sottolinea l’impatto positivo su quei molti docenti che, pur essendo oberati dagli oneri “quotidiani”, si sobbarcano volontariamente molti compiti indispensabili al buon funzionamento dell’Istituzione e degli istituti scolastici. Nelle prossime settimane e mesi, intendiamo quindi sottoporre le richieste ai Collegi dei Docenti delle sei sedi interessate e al Consiglio dei Direttori del settore. Si crede così di offrire a Ufficio Insegnamento Medio Superiore, Divisione e Dipartimento l’opportunità di dar seguito alle richieste che rientrano nel loro margine di manovra e di schierarsi con i loro docenti portando e sostenendo le altre nelle dovute sedi.

In altre parole: dopo aver dato tantissimo, i docenti chiedono ai loro superiori di rimandare l’ascensore.

Adriano Merlini, Presidente VPOD docenti