Il Comitato SOS sanità socialità scuola, formato dal Sindacato VPOD Ticino, dall'Associazione infermieri e da altre associazioni sociosanitarie e scolastiche ticinesi, esprime la propria soddisfazione per l'ampio favore ottenuto dalla modifica dell'art. 15 della Costituzione cantonale, che ha raccolto il 71% di sì. Il Comitato auspica ora che il Parlamento ticinese segua, dell'elaborazione delle leggi, i due principi inseriti nella Costituzione: garantire la presenza di servizi sociosanitari e scolastici fondamentali in tutte le regioni e garantire il loro finanziamento solidale da parte di Cantone e Comuni. Un primo passo concreto da fare sarà quello per migliorare l'offerta e il finanziamento degli asili nido e delle attività extrascolastiche.
L’iniziativa popolare del Comitato SOS sanità socialità scuola ha sollevato il problema del finanziamento solidale e dell’equilibrata distribuzione delle strutture scolastiche e sociosanitarie. La Commissione diritti politici ha elaborato un controprogetto che fa un passo avanti interessante ed è stato approvato dal Parlamento con 60 voti, 7 astenuti e 1 contrario. Il testo costituzionale proposto dalla Commissione indica che Cantone e Comuni dovranno collaborare per garantire la giusta dotazione di servizi pubblici, in particolare in materia di strutture scolastiche e di prestazioni sociosanitarie. Inoltre da parte di Cantone e Comuni vi dovrà essere una collaborazione ed un finanziamento solidale delle strutture scolastiche e sociosanitarie.
La modifica della Costituzione ticinese, che sarà in votazione popolare in autunno, non è una semplice declamazione, ma rappresenta un tassello importante e imprescindibile per definire le responsabilità degli enti pubblici (Cantone, Comuni, enti di diritto pubblico) nell’adempimento dei compiti pubblici, in particolare in ambito di prestazioni sociosanitarie e di strutture scolastiche. Il legislatore in altre parole dovrà tenere conto di questo principio costituzionale nell’elaborare le leggi settoriali che reggono i servizi pubblici, in particolare per il settore sociosanitario e scolastico. Solidarietà e giusta dotazione delle prestazioni dovranno salvaguardare i diritti delle popolazioni delle regioni periferiche e delle realtà comunali meno forti: è un passo positivo per noi.
Per questo motivo abbiamo aderito al testo del controprogetto commissionale, cosa che permetterà il ritiro dell’iniziativa popolare del Comitato SOS. Le prossime tappe per concretizzare questi principi saranno quelle che concernono il ͞Progetto Ticino 2020͟, che deve riorganizzare i compiti e i flussi finanziari tra Cantone e Comuni. Ed aspettiamo a breve la trattazione da parte del Parlamento della nostra iniziativa popolare per asili nido di qualità, che vuole garantire prestazioni di qualità per le famiglie e condizioni di lavoro adeguate per il personale: occorre infatti porre rimedio al problema degli asili nido, oggi purtroppo in vari casi insufficientemente finanziati dagli enti pubblici.