Lo scorso 20 ottobre il Sindacato VPOD ha lanciato l’iniziativa popolare “Per cure sociosanitarie e prestazioni socioeducative di qualità”, che risponde al disagio esistente da tempo nel settore sociosanitario e nel settore socioeducativo, disagio acutizzato dalla pandemia e dall’inerzia della politica.
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Il tema centrale dell’iniziativa popolare “Per cure sociosanitarie e prestazioni socioeducative di qualità” è costituito dalle proposte scaturite dai comitati sociosanitari e socioeducativi VPOD per risolvere il disagio sui posti di lavoro. Innanzitutto si chiede una definizione trasparente del fabbisogno di personale nei vari ambiti sociosanitari e socioeducativi, coinvolgendo le associazioni dei professionisti. Il calcolo del finanziamento pubblico deve essere inoltre fatto sui salari effettivi, per eliminare le penalizzazioni che colpiscono le strutture con personale al massimo della carriera. Il riconoscimento del tempo di lavoro per i picchetti in sede, chiesto dall’iniziativa, serve ad eliminare la lacuna della legge federale sul lavoro presente per il settore socioeducativo. Viene proposto anche un sistema di calcolo delle indennità festive e notturne, che sono fondamentali per dare il necessario riconoscimento al disagio sopportato dal personale. Infine il tempo di lavoro, la compensazione delle ore straordinarie, le vacanze, i congedi e le condizioni pensionistiche devono essere uniformati perlomeno a quelle del contratto collettivo di lavoro dell’Ente ospedaliero cantonale, per garantire buone condizioni di lavoro a tutto il personale attivo nei vari ambiti, evitando il perdurare di situazioni penalizzanti in certi settori. L’iniziativa popolare “Per cure sociosanitarie e prestazioni socioeducative di qualità” contiene pure importanti normative per garantire i diritti di pazienti e utenti, per ottenere la pubblicazione delle valutazioni della qualità struttura per struttura, per creare organi di mediazione indipendenti per i pazienti, gli utenti ed il personale, come pure per definire una pianificazione cantonale di tutti i settori con la garanzia di un’alta vigilanza parlamentare.