Infatti, chi ha i mezzi finanziari o è maggiormente seguito dalla famiglia può permettersi di recuperare le lacune che sussistono nel proprio percorso scolastico, facendo ricorso anche a lezioni private. Purtroppo, ci sono molte persone che non hanno questi privilegi e che a causa di una settimana lavorativa pesante o di straordinari non hanno l’occasione di occuparsi della situazione scolastica di figlie e figli o non possono permettersi di pagare le lezioni di recupero. Ancora una volta, la questione gira intorno alla situazione sociale del singolo determina le possibilità future.
Risulta inconcepibile ai nostri occhi che tale discriminazione sociale sia ancora presente in uno dei pilastri fondamentali dello Stato, la scuola dell’obbligo. Tutti i ragazzi e le ragazze devono avere le stesse possibilità d’istruzione, senza che la ricchezza ne determini la sorte. Ed è proprio in quanto giovani appena uscite e usciti dalle scuole dell’obbligo che possiamo sottolineare l’inadeguatezza dei livelli che, oltre ad accentuare la divisione classista della società, definiscono in modo pressoché indelebile il futuro di ragazzi e ragazze, che a quell’età in molti casi non sono ancora pronti e pronte a prendere una decisione di così grande portata. Gli sbocchi futuri che permettono in seguito di piazzarsi all’interno della società non devono dipendere dall’andamento scolastico di un ragazzo o una ragazza (non ancora adolescente) nei primi due anni di scuola media.
Il superamento dei livelli è sicuramente il primo passo fondamentale per riformare questo sistema scolastico fermo e ormai invecchiato.
Come GISO lottiamo per una società solidale. Per questo motivo diciamo NO ai livelli e diciamo NO alla discriminazione sociale sostenendo questa iniziativa.
di Laura Guscetti, membro comitato GISO Ticino