Basta guardarsi attorno a noi per capire come e quanto l’epidemia del coronavirus ha sconvolto le vite di centinaia di donne, uomini, anziani, famiglie. In questo momento colmo di incertezze e preoccupazioni per il presente e il futuro, lavoratrici, lavoratori e le loro famiglie sono confrontati con la perdita o la sospensione del proprio rapporto di lavoro e con un’organizzazione familiare fatta di molti ostacoli. È soprattutto in questi momenti che il movimento sindacale deve esprimere la propria vicinanza ribadendo il proprio quotidiano impegno a tutti i livelli nella lotta per la tutela dei diritti fondamentali.
Questa emergenza sanitaria da un lato ha messo crudelmente a nudo le realtà e i meccanismi di un sistema economico generatore di profitti per pochi e di disuguaglianze per molti, d’altro lato ha messo in evidenza l’importanza del servizio pubblico, troppo spesso considerato un “peso” per la cosiddetta libertà economica, i cui cardini sono concorrenza, liberalizzazione, deregolamentazione.
L’impatto del coronavirus ha permesso di riscoprire l’importanza e la centralità del lavoro, dell’unità, della partecipazione e del futuro, che non va lasciato nelle mani delle task force che si moltiplicano senza veramente tenere in considerazione i bisogni reali della popolazione. Per non parlare del ruolo delle donne, misconosciuto, taciuto, negletto. Eppure mai come in questa crisi le donne sono al fronte: in campo sanitario, nelle scuole, nella grande distribuzione, all’interno della famiglia. Mai come ora il lavoro remunerato e non remunerato delle donne ha fatto sentire tutto il suo peso. Il futuro dovrà essere scritto anche dalle donne. O non sarà!
Per la prima volta da 130 anni, non si terrà alcuna manifestazione fisica in occasione del Primo Maggio. Ma l’USS si affida a internet e ai social per dare voce alle lavoratrici e ai lavoratori. Testimonianze, interventi musicali, e in omaggio al grande scrittore cileno Luis Sepulveda – stroncato dal coronavirus – le donne dell’USS propongono la lettura collettiva di alcuni passaggi della bellissima poesia “Le donne della mia generazione”.
A partire dalle 10.30, sul sito dell’USS-Ti (www.uss-ti.ch), sulla sua pagina facebook e su quelle delle Federazioni sindacali ticinesi, verranno pubblicati numerosi brevi video autoprodotti da lavoratrici e lavoratori, e da scrittrici, scrittori, poeti e musicisti (tra cui Alberto Nessi, Doris Femminis, Fabio Pusterla, Ginevra Di Marco, Lavinia Mancusi, Rossana Taddei, Leo Leoni,...).
Inoltre sarà possibile fotografarsi e postare sui social il proprio selfie con gli hashtag della giornata, stampando il pdf allegato o con un proprio striscione o manifesto ad hoc:
#sicurezzasullavoro
#sicurezzadellavoro
#primomaggiouss
Per ulteriori informazioni:
Giangiorgio Gargantini, vicepresidente USS-TI, 076 577 97 09
Chiara Landi, presidente Donne USS-Ti, 078 818 31 92
Graziano Pestoni, presidente USS-TI, 079 456 99 44
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29.04.2020 | # 1° Maggio 2020 | PDF (507.3 kB) |