Sì anche dall’Unione sindacale svizzera – Ticino e Moesa

L’Unione sindacale invita caldamente le lavoratrici e i lavoratori a votare Sì il prossimo 23 settembre al credito per la sperimentazione nella scuola dell’obbligo per consentire di progredire in un insegnamento maggiormente attento ai bisogni e ai ritmi degli allievi. Sì a una scuola più adeguata, che consideri meglio i tempi di maturazione scolastica delle ragazze e dei ragazzi. Sì a una scuola più giusta che permetta di superare maggiormente le ineguaglianze culturali e socioeconomiche legate al contesto famigliare d’origine!

L’accesso alla cultura e l’uguaglianza delle possibilità di riuscita per i figli dei lavoratori passano da un sistema scolastico accessibile e attento ai bisogni di tutti. L’obiettivo della scuola dell’obbligo deve essere in particolare di portare tutte le ragazze e tutti i ragazzi a possedere le necessarie basi culturali per poi conseguire con successo un diploma superiore o un attestato federale di capacità: questo in base ai propri interessi e non alla situazione socioeconomica di origine.

I referendisti che si oppongono alla sperimentazione fanno un discorso contrario alla giustizia sociale e opposto agli obiettivi della scuola media ticinese, che esiste da 40 anni: sono dei veri e propri reazionari che vogliono fissare al termine della scuola elementare l’età per la selezione tra gli allievi che si indirizzano all’apprendistato e gli allievi che si indirizzano verso studi postobbligatori.