Personale delle case anziani: non è figlio di un Dio minore!

Da: Stefano Testa, sindacalista VPOD Ticino

Il 29 febbraio tra le migliaia di persone confluite a Bellinzona moltissime erano dipendenti delle case per anziani, delusi profondamente per l’atteggiamento irrispettoso del Consiglio di Stato del Parlamento ticinesi nei loro confronti.

Personale delle case anziani: non è figlio di un Dio minore!

Dopo averli definiti eroi, applauditi alle finestre ed elogiati con trasporto in grandi discorsi durante la pandemia, molti membri del Parlamento e del Governo oggi si dimenticano dei loro eroi. Invece di migliorare le loro condizioni di lavoro, essi non riconoscono il carovita sui salari e calano un colpo di mannaia del 1,5% sui contributi di gestione alle case anziani. “Passata la festa gabbato lo santo”. Essi se ne infischiano bellamente delle conseguenze che le loro decisioni avranno sul personale e sugli anziani ospiti delle case per anziani. Sono questi i risultati di questa politica “destroide”, che rincorre il pareggio dei conti sulle spalle di chi lavora, seguendo ottusamente le vie tracciate dai partiti di destra ticinesi capeggiati dal “potatore” Morisoli. Se fino ad ora grazie alla professionalità ed al senso dia abnegazione del personale si è riusciti a far fronte alla politica risparmista, temiamo che si sia giunti all’osso e che da ora in avanti le scelte scellerate ricadranno inevitabilmente sugli anziani ospiti e sulle loro famiglie.

Nessuno osi però incolpare di questo il personale! Le case per anziani sono in affanno, malgrado la maggioranza della politica ticinese non voglia riconoscerlo. Il Governo nemmeno ha pensato di concedere al personale sociosanitario e socioeducativo il finanziamento necessario ad elargire i 400 franchi di indennità una tantum (2024) e a godere dei due giorni di vacanza, che ha elargito al personale cantonale e ai docenti. È ovvio che questa regalia non soddisfa nessuno a fronte delle perdite senza fine della mancata indicizzazione dei salari, ma non riconoscerla al personale delle case anziani e degli altri settori sociosanitari/socioeducativo è uno schiaffo inaccettabile e vergognoso.