700'000 Fr. illegalmente non versati al personale di Lugano Istituti Sociali

Da: Redazione

Comunicato stampa: La Città di Lugano ha deciso di indicizzare dell’1,46% la scala stipendi del Regolamento organico delle collaboratrici e dei collaboratori (ROCCL) a partire da gennaio 2024. Lo ha fatto anche il LAC (ente Lugano Arte e Cultura) e SOTELL (Servizi Organizzazione Tempo Libero e Lavoro). Tutto bene?

700'000 Fr. illegalmente non versati al personale di Lugano Istituti Sociali

No, a Lugano gli stipendi del personale dell’Ente Lugano Istituti sociali (LIS) non sono stati indicizzati: illegalmente. Lo ha deciso il Consiglio d’amministrazione del LIS, che è composto dal presidente e municipale Lorenzo Quadri, dalla vicepresidente Deborah Moccetti Bernasconi e dai membri Laura Tarchini, Silvia Torricelli, Marco Chiesa, Marco Jermini e Emilio Martinenghi, ai quali si affianca il Direttore Paolo Pezzoli.

Perché illegalmente? Il principio della legalità impone l’adeguamento (1,46%) al carovita dei salari 2024 del personale del LIS, essendo tale aspetto definito dall’art. 43 cpv. 3 del ROCIS, ovvero il Regolamento organico dei collaboratori de LIS. L’art. 43 cpv. 3 del ROCIS fa riferimento all’adeguamento al carovita degli stipendi del personale del Comune di Lugano (sottostanti al Regolamento organico delle collaboratrici e dei collaboratori - ROCCL): “La scala stipendi indicata in questo articolo verrà adeguata ogni anno all’indice nazionale dei prezzi al consumo in misura analoga a quella delle collaboratrici e dei collaboratori del Comune di Lugano.” Scala stipendi del Comune di Lugano che è stata indicizzata dal Municipio nella misura dell’1,46%. Il LIS ha deciso invece di dare solamente un contributo “una tantum” per l’anno 2024, che è pari all’1% sul salario mensile lordo (con la riserva che per i salari che eccedono 70'000 fr lordi annui, il contributo annuo lordo è sempre di 700 fr, suddiviso su 12 mensilità).

Siamo di fronte ad un’illegalità e ad una chiara disparità di trattamento con il resto del personale di Lugano. Pertanto è intervenuto il Sindacato del personale dei servizi pubblici e sociosanitari VPOD, sollecitando sia il Municipio, sia il LIS a risolvere la questione. Il 5 febbraio 2024 tuttavia la Direzione generale del LIS in una circolare ai collaboratori ha indicato che “Lugano Istituti sociali si distanzia dalle iniziative intraprese dai sindacati” per ottenere il carovita: in particolare dalla petizione lanciata dal Sindacato VPOD all’indirizzo del Municipio di Lugano, volta ad ottenere un finanziamento extra (come fatto per l’ente LAC) per l’indicizzazione della scala dei salari del LIS.

Sul problema della mancata indicizzazione dei salari del LIS sono intervenuti con un’interpellanza i consiglieri comunali di Lugano Raoul Ghisletta, Edoardo Cappelletti, Mattea David, Demis Fumasoli, Tessa Prati ed Aurelio Sargenti in data 15 marzo 2024. Per bocca del municipale Lorenzo Quadri il 26 marzo il Municipio ha risposto agli interpellanti che non si preoccupa per l’illegalità della situazione e che non intende finanziare l’indicizzazione dell’1,46% degli stipendi dei dipendenti del LIS. È il colmo per un Municipio che pretende dalla cittadinanza il rispetto della legalità!

La mancata indicizzazione dell’1,46% dei salari del personale del LIS non è una questione finanziaria marginale. Il LIS impiega 800 dipendenti presso 6 Istituti di cura medicalizzati per anziani, presso il Centro diurno Polis, presso la Casa Primavera (centro educativo per minori) e presso 4 Nidi. Per le/gli 800 dipendenti del LIS la perdita è stimabile in 700'000 fr ogni anno a partire dal 2025: in 10 anni mancheranno loro illegalmente 7 milioni di franchi, in 20 anni mancheranno 14 milioni di franchi, ecc.

Ad un(a) dipendente del LIS che guadagna 70'000 fr annui la mancata indicizzazione causerà 1'000 fr all’anno di perdita all’anno a partire dal 2025: su 10 anni di carriera gli mancheranno illegalmente 10'000 fr, su 20 anni sono 20'000 fr, ecc.

L’unica possibilità che rimane per risolvere questa ingiustizia è che un(a) delle/degli 800 dipendenti faccia ricorso. Il Sindacato VPOD Ticino sta cercando delle/dei dipendenti coraggiose/i del LIS disposti a sottoscrivere questo ricorso: questo malgrado la grande paura che purtroppo regna nei posti di lavoro a Lugano, paura che ostacola le/i dipendenti nell’esercizio dei loro diritti sindacali e costituzionali.

Firma qui la petizione online!