Un solo successo il 9 giugno!

Da: di Raoul Ghisletta, segretario VPOD Ticino

La sconfitta sul finanziamento più sociale dell'assicurazione contro le malattie e sulla riforma fiscale ci obbliga a trovare nuove vie. La vittoria nella difficilissima votazione sul finanziamento delle rendite di vecchiaia IPCT ci permette invece di guardare con più ottimismo al futuro del servizio pubblico in Ticino.

Un solo successo il 9 giugno!

Fermi al palo per la cassa malati
La votazione federale del 9 giugno ha lasciato irrisolto il grave problema dei costi dell'assicurazione obbligatoria contro le malattie, che incidono sempre più sul potere d'acquisto del ceto medio. L'iniziativa popolare ”Al massimo il 10% del reddito per i premi delle casse malati” è stata approvata solamente nei Cantoni di Basilea Città, Friborgo, Ginevra, Giura, Neuchatel, Ticino, Vallese e Vaud. Come già avviene nel Canton Vaud, la soluzione potrebbe essere applicata negli altri sette Cantoni, se fosse riconfermata la volontà politica cantonale, in particolare per il finanziamento degli aiuti. Sul piano federale per controllare i costi sanitari occorrerà per contro ricercare misure ragionevoli, che non pesino sul personale, sia per contenere i costi sanitari, sia per cambiare il sistema di finanziamento del sistema, rendendolo più sociale. Unire i due lembi del problema deve essere la sfida della sinistra e dei sindacati, per vincere in votazione popolare, come è accaduto per la 13a AVS.

Scontro tra neoliberisti e progressisti in Ticino
La modifica della legge tributaria ticinese è stata approvata dal 57% dei votanti ticinese il medesimo 9 giugno: alla votazione ha partecipato poco più del 49% degli aventi diritto. L’approvazione arriva a sorpresa dopo mesi di mobilitazione contro la politica dei tagli da parte di sinistra e sindacati. Questo voto costituisce purtroppo la seconda importante sconfitta per chi si oppone alla politica finanziaria neoliberista in Ticino: la prima è stata l'approvazione del decreto Morisoli per il risanamento delle finanze cantonali, agendo solo sulle spese. Ovviamente non si deve demordere, perché i nodi di questa scellerata politica neoliberista verranno al pettine nel preventivo cantonale 2025. Il fronte progressista dovrà però avanzare anche idee per risanare le finanze cantonali, in particolare idee che possano raccogliere una maggioranza popolare. Il Sindacato VPOD Ticino continua la propria opera di resistenza, raccogliendo le firme per abrogare con effetto immediato il decreto Morisoli, ma evidentemente ciò non basta, se non si costituisce un ampio fronte per risanare in modo progressista le finanze cantonali.

Pensioni IPCT: evitata la catastrofe
Lo scontro tra neoliberisti e progressisti è stato molto duro anche quanto riguarda le misure di compensazione per le pensioni di vecchiaia dell'Istituto di previdenza del Cantone Ticino (IPCT). Il voto del 9 giugno conferma l’esistenza di un’ampia e preconcetta ostilità nei confronti dei dipendenti pubblici. Solamente il 50,5% della cittadinanza ha votato SÌ alle misure di compensazione volte a salvare dal taglio (un pazzesco -15%) le rendite pensionistiche di 17'000 affiliati, il 95% dei quali è residente in Ticino. Sembra che la destra populista faccia di tutto per far scappare i giovani residenti, in particolare qualificati, dal servizio pubblico di questo Cantone e per rimpiazzarli con laureati stranieri: salvo poi sparare a zero contro l'immigrazione e contro il frontalierato. I Sindacati VPOD, OCST e SIT hanno preso atto con sollievo che l’accordo tra Governo e sindacati -accordo sostenuto da una maggioranza di partiti in Parlamento- è diventato legge il 9 giugno. Il risicato appoggio popolare, ottenuto dal comitato per il SÌ -che ha unito i sindacati e i vertici di tutti i partiti sostenitori della riforma- è importantissimo: esso consolida le condizioni di lavoro per i giovani che lavorano e lavoreranno come impiegati, docenti, operatori sociosanitari e sociali, agenti di custodia e poliziotti. È un segnale di speranza per il servizio pubblico in un momento difficile.

Elezioni nel Consiglio d’amministrazione IPCT
Il 29 maggio sono stati pubblicati i risultati dell’elezione dei cinque rappresentanti del personale nel Consiglio d’amministrazione dell’Istituto di previdenza del Canton Ticino, che si rinnova ogni quattro anni. Per la lista sindacale unitaria sono stati rieletti Adriano Merlini (VPOD) e Fabiola Gnesa (OCST). È rimasto escluso il rappresentante del SIT Mattia Bosco, che ringraziamo per il lavoro svolto in questi anni a favore delle misure di compensazione. La lista Rete delle pensioni ha ottenuto 3 seggi con Gabriele Colombo, Angelica Lepori Sergi ed Enrico Quaresmini. Il Sindacato VPOD augura buon lavoro ai rappresentanti del personale: essi dovranno dimostrare un grande senso di responsabilità e una notevole capacità di negoziazione per poter gestire bene l’IPCT nell’interesse degli assicurati.