Tagli e malessere giovanile incidono sulla scuola!

Da: Redazione

L’assemblea docenti VPOD Ticino tenutasi martedì 14 maggio ha ripercorso l’intensa attività svolta negli scorsi dodici mesi, ha ribadito il proprio sostegno alle misure di compensazione per le pensioni dei docenti ed ha affrontato alcuni temi critici del momento, riconfermando Adriano Merlini nel ruolo di presidente del gruppo.

Tagli e malessere giovanile incidono sulla scuola!

Tagli dal Governo e dal Parlamento
I docenti VPOD evidenziano come i tagli contenuti nel preventivo 2024 approvato dal Gran Consiglio ticinese vadano a minare la scuola pubblica non solo nella motivazione e nella qualità delle sue componenti professionali, ma pure nei suoi fondamenti di democraticità e inclusività: si è diminuito il diritto di accesso agli assegni di studio, si è tagliato sulla scuola speciale, si è reintrodotto il numero chiuso al Corso Passerella, si sono ridotti i contributi alle scuole universitarie, si sono ridotte le spese per il materiale scolastico…

A questo si aggiunge la decisione in extremis del Gran Consiglio di imporre al Governo di sostituire il personale partente con una decurtazione del 20% (ovvero una sostituzione all’80% rispetto ai posti lasciati liberi nel 2024): questa decisione è oggetto di ricorso al Tribunale federale da parte di Manuele Bertoli e Raoul Ghisletta, che contestano pure il taglio dei contributi con il machete sul settore della presa a carico cantonale per il settore asilo (si pensi ai richiedenti d’asilo minorenni, accompagnati e non accompagnati, che necessitano di formazione e sostegno). E le premesse del Preventivo 2025 sono ancora più cupe. Diminuire le risorse allocate alla formazione è una politica sbagliata che va abbandonata!

Misure di compensazione pensionistiche
L’assemblea docenti VPOD invita a sostenere le misure di compensazione per contrastare la diminuzione delle rendite di vecchiaia dell’Istituto di previdenza del Canton Ticino (IPCT) in votazione il 9 giugno. Non si tratta di difendere dei privilegi: i dati dimostrano in modo inequivocabile che l’IPCT eroga già oggi rendite inferiori alla maggior parte degli istituti di previdenza sia pubblici sia privati (malgrado costi per gli affiliati assai superiori). Chi ancora parla di Rolls Royce è rimasto al secolo passato e mente sapendo di mentire. Le misure sono fondamentali soprattutto per i giovani insegnanti e i futuri docenti: è in gioco anche l’attrattività della professione.

Malessere giovanile nella scuola
I docenti vivono professionalmente l’accrescimento del malessere tra le fasce giovanili. L’aumento dell’incertezza e del precariato nel mondo del lavoro, la crescente competitività e la sempre maggiore complessità sociale mettono in difficoltà ogni persona: e mettono in difficoltà in particolare i giovani, che guardano con crescente scetticismo al loro futuro. Sarebbe dunque opportuno dotare i nostri ragazzi di maggiore solidità prima che entrino nel mondo del lavoro. Ci si chiede quindi se il cruciale passaggio dalla fine della scuola dell’obbligo all’inizio della formazione successiva ed i percorsi formativi professionalizzanti non meritino un ripensamento, che sia finalizzato soprattutto a permettere ai giovani l’acquisizione di maggiori competenze sociali e culturali.