Rivendicazioni per il rinnovo del Contratto Collettivo SUPSI

Da: Stefano Testa, sindacalista VPOD Ticino

Alla fine del 2024 il contratto collettivo per il personale non accademico della SUPSI dovrà essere rinnovato. L’Assemblea del personale non accademico ha definito le rivendicazioni per il rinnovo e ha dato il suo appoggio all’accordo raggiunto tra Sindacati (OCST, SIT, VPOD) e Governo sulle pensioni IPCT.

Rivendicazioni per il rinnovo del Contratto Collettivo SUPSI
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Di seguito indichiamo le rivendicazioni votate dal personale lo scorso 10 ottobre per il rinnovo del CCL SUPSI:

1. Comunicare in modo chiaro le chiavi di riparto dei premi fra il personale accademico e il corpo tecnico e amministrativo.

2. Definire con maggiore chiarezza i criteri per l’attribuzione del salario d’entrata, cercando di limitare i criteri soggettivi in favore di quelli più oggettivi.

3. Rendere vincolante nel CCL il riconoscimento del rincaro.

4. Valutare le pendenze nelle curve delle fasce per raggiungere più rapidamente i massimi salariali.

5. Ridurre nel CCL le componenti soggettive (articoli indicanti “di regola” o affini).

6. Concedere la settimana di vacanza supplementare dai 55 anni senza condizionarla ai 10 anni di servizio in SUPSI.

7. Valutare l’aggiunta di 1 o 2 fasce salariali in funzione delle filiere amministrative.

8. Chiarire i descrittivi delle fasce, in particolare in alcuni ambiti sensibili (personale tecnico amministrativo).

9. Introdurre gratifiche (da riconoscere in tempo libero o monetarie) per anzianità di servizio.

10. Prevedere un dispositivo chiaro per il rilevamento delle ore di lavoro uguale per tutti.

11. Creazione di funzioni senior nel corpo amministrativo e tecnico quale sviluppo di carriera orizzontale possibile.

12. Precisazione dei criteri per la carriera verticale (passaggio di fascia) che siano misurabili.

13. Introdurre le 40 ore di lavoro settimanale senza modifiche delle condizioni di lavoro.

Non ci nascondiamo che la strada è in salita. Secondo la Direzione SUPSI al momento attuale è di escludere qualsiasi costo aggiuntivo, in quanto il mandato di prestazione tra SUPSI e Cantone non copre le spese. La scellerata manovra finanziaria 2024 del Cantone complica le trattative. Ancora una volta dobbiamo ringraziare il “decreto Morisoli”!