È necessario ora che avvenga al più presto un’ampia consultazione sulle modalità di introduzione di quanto deciso dai partiti liberisti (PLR, Lega e UDC), per rispondere all’appello del padronato ticinese.
È necessario che si preveda anche una valutazione esterna degli effetti dell’introduzione di quanto deciso: una valutazione effettuata da un ente universitario indipendente in grado di misurare gli effetti sulla transizione degli allievi dalla scuola elementare alla scuola media.
Il Sindacato VPOD ha per contro apprezzato le proposte equilibrate del rapporto di minoranza, che miravano al potenziamento di momenti mirati di insegnamento e doposcuola di tedesco nella scuola media e nelle scuole professionali, ma anche di scambi di classi e soggiorni linguistici in regioni tedescofone: questa sarebbe stata la strada ragionevole da perseguire nell’interesse della scuola e degli allievi, senza sconvolgere la griglia oraria di 1a media.
In ogni caso il risicato voto parlamentare calpesta la dignità dei professionisti della scuola, la cui voce non viene ascoltata e le cui condizioni di lavoro vengono sempre più peggiorate dai partiti liberisti: si pensi al degrado del 40% delle pensioni IPCT sull’arco di un paio di decenni, che sarà al centro della giornata di mobilitazione del 15 marzo e della manifestazione prevista alle 18 in Piazza Governo, per fare pressione su una classe politica che vuole l’uovo e la gallina (docenti formati + motivati, ma nel contempo docenti con condizioni di lavoro sempre peggiori).
Ringrazio per la vostra cortese attenzione e colgo l’occasione per porgervi cordiali saluti.
Raoul Ghisletta, segretario VPOD Ticino 079 5800596