Il presidente della Commissione del personale Valentino Garrafa ha menzionato in apertura i temi che preoccupano: tagli cantonali, congelamento della riclassificazione della funzione di infermiere, pensioni, ricoveri impropri e venir meno della centralità dell’equipe nel lavoro sociopsichiatrico.
Isabelle Jaeger ha parlato a nome degli oltre 100 firmatari della lettera “Ora basta!”, che lavorano nella Clinica e che si sono attivati a partire da un recente episodio di aggressione. Ha ricordato che nel 2014 sono stati tolti tutti i camici per la contenzione, cosa che ha ridotto l’aggressività psichiatrica. Oggi tuttavia la clinica vive episodi di criminalità, aggressioni e vandalismi, che hanno danneggiato persone, interne ed esterne alla clinica, provocando abbandoni professionali. Ha pure lamentato un calo del personale a fronte del carico di lavoro e della sua crescente complessità. Concetti evidenziati anche da Sandro Tangredi, altro rappresentante dei firmatari, che ha sottolineato la necessità interna di rafforzare la collaborazione tra tutte le figure professionali per superare il brutto momento, ma anche a livello generale quella di ridurre i ricoveri coatti impropri e quella di combattere i tagli cantonali.
Nella discussione sono intervenute una decina di dipendenti, che hanno evidenziato la continua crescita dei ricoveri anno dopo anno e le difficoltà nelle relazioni con il territorio, ma anche la crescente complessità dei pazienti da curare. Il direttore Daniele Intraina ha portato la sua solidarietà e ha indicato che malgrado i periodi duri (tagli), lavorando tutti insieme, sarà possibile rilanciare l’OSC, puntando su valori condivisi, sull’identità professionale e sulla qualità del servizio. Gran parte delle questioni sollevate sono già oggetto di attenzione da parte della direzione OSC, che è pure al lavoro con le autorità del territorio (ARP, autorità penali, ecc.) per chiarire il ruolo dell’OSC.
L’assemblea ha perfezionato la risoluzione preparata dalla Commissione del personale, che pone all’attenzione della Direzione OSC e del Dipartimento della sanità e socialità le seguenti rivendicazioni.
Rivendicazioni a breve termine (entro fine 2023)
1. Apportare immediate e percettibili migliorie per la sicurezza delle persone in OSC.
2. Ridurre sensibilmente gli episodi di aggressività/ criminalità.
3. Identificare e rispettare un immediato concetto di “cure dignitose” ( sia in termini logistici che di rapporto numerico posti letto/personale curante).
4. Migliorare da subito il clima di lavoro e la soddisfazione dei dipendenti.
5. Stabilizzazione e possibilmente incremento dell‘organico infermieristico e medico delle UTR.
Rivendicazioni a medio/lungo termine (tempistiche da definire in sede di discussione)
1. Immediata valorizzazione e riconoscimento della professione infermieristica in OSC sia in termini di mansioni che di classe salariale (nello specifico aumento di una classe come da decisione della commissione paritetica e confermata dal consiglio di stato nel 2019).
2. Chiarimento e condivisione della “vision” e del mandato del OSC.
3. Ristabilimento di un modello istituzionale efficace. Collaborazione e comunicazione efficace tra le figure (direzione medica, direzione infermieristica, direzione CARL e personale curante).
4. Riduzione sensibile e percettibile del carico di lavoro di tutti gli operatori sociosanitari.
5. Revisione del modello formativo con incremento delle formazioni di équipe multiprofessionale (supervisioni, intervisioni, analisi procedurali).
Nella risoluzione si chiede alla direzione OSC, nell’ambito delle iniziative di analisi del cambiamento, una modalità partecipativa del personale curante mediante incontri, tavole rotonde e gruppi di lavoro.
Infine l’assemblea ha dato mandato alla commissione del personale OSC, ai portavoce dei firmatari della lettera “Ora basta!” e ai Sindacati di incontrare la direzione OSC e la direzione del Dipartimento sanità e socialità per attuare le rivendicazioni.
L’assemblea si è riservata di riconvocarsi e di adottare misure di mobilitazione, qualora non vi sia un tangibile progresso nell’attuazione delle stesse.