La nostra posizione è chiara: nessun indebolimento della formazione, nessun peggioramento contrattuale, restituzione del carovita non corrisposto nel 2024 a partire dal 2026 ed opposizione alla sostituzione al 80% dei partenti. Vi è poi la decisione del Governo di attribuire due giorni di vacanza supplementari ai propri dipendenti a parziale compensazione del carovita negato: si tratta di una misura problematica per la scuola. Tutti le/i docenti sono concordi nel giudizio che una classe politica che da tre decenni taglia sulla formazione per risparmiare è scandalosamente miope.
Come sindacato ci battiamo per la qualità della scuola pubblica, ribadendo il ruolo centrale dei suoi docenti, che non possono limitarsi ad essere meri esecutori di direttive calate dall’alto: l’autonomia, il coinvolgimento nelle riforme del mondo della formazione, ma anche la garanzia di poter esporre opinioni critiche sono condizioni imprescindibili per assolvere appieno al mandato professionale dell’insegnante. La cronaca degli ultimi mesi indica però che non sempre tutto va nel modo migliore e che a volte l’autoritarismo rischia di sostituirsi all’autorevolezza. Non è una buona premessa quando ci sarebbe bisogno di riconoscimento e tranquillità per affrontare i diversi cantieri aperti nella nostra scuola, ad esempio la nuova ordinanza federale per le scuole di maturità, il superamento dei livelli e l’anticipo del tedesco nella scuola media, l’implementazione della riforma nelle scuole professionali commerciali.
Salutiamo e ringraziamo per il lavoro svolto il Direttore uscente della SIMS Daniele Sartori, mentre speriamo che la scelta dipartimentale di sostituirlo con una co-direzione affidata a due colleghi che non hanno mai insegnato nel settore non si riveli problematica: a loro il nostro saluto e i nostri auguri, confidando di poter continuare con la collaborazione avuta negli scorsi anni con la SIMS.
Una mia certezza è che le docenti e i docenti proveranno a fare del loro meglio con le condizioni quadro all’interno delle quali sono chiamati ad operare: per i miracoli però, bisogna rivolgersi altrove. Un augurio di buon anno scolastico a tutte e tutti, docenti, allievi e loro famigliari!