Decreto Morisoli: con i tagli sul SMP cominciano i tagli sulle persone più deboli e fragili!

Da: Raoul Ghisletta, Giulia Petralli

Il 19 ottobre 2021 una risicata maggioranza UDC-Lega-PLR-destra PPD del Parlamento ticinese ha approvato un decreto legislativo, cucinato dall’estrema destra, concernente il pareggio del conto economico entro il 31 dicembre 2025 con misure di contenimento della spesa e senza riversamento di oneri sui Comuni.

Decreto Morisoli: con i tagli sul SMP cominciano i tagli sulle persone più deboli e fragili!

Il decreto Morisoli prevede che l’obiettivo di pareggio del conto economico dovrà essere raggiunto al più tardi entro la fine dell’esercizio 2025, con delle misure prioritariamente di contenimento della spesa, escludendo l’aumento delle imposte, segnatamente a) del personale (voce di spesa gruppo 30, spese di funzionamento); b) dei beni e servizi (voce di spesa gruppo 31, spese di funzionamento); c) di trasferimento (voce di spesa gruppo 36, contributi) senza incidere sui sussidi alle persone meno abbienti.

A fine ottobre 2021 il Sindacato VPOD Ticino si è poi fatto promotore del lancio del referendum, raccogliendo la collaborazione di 20 associazioni, sindacati e partiti di sinistra: ad inizio 2022 sono state consegnate oltre 10’000 firme contro il decreto Morisoli. Ma purtroppo la campagna nella votazione a sostegno del NO è stata fiacca: troppe istituzioni sociosanitarie hanno dormito e troppe persone non sono andate a votare NO, credendo forse alla propaganda fantasista sparsa ad arte dai fautori del decreto. Risultato: il 15 maggio 2022 la maggioranza (57%) del popolo ticinese ha avallato il decreto Morisoli. Oggi ne paghiamo le conseguenze! Per risanare le finanze cantonali ai ricchi non sarà chiesto nulla, mentre il personale, gli utenti dei servizi ed il ceto medio, ossia la maggioranza dei Ticinesi, faranno tutti i sacrifici.

Primo esempio concreto di tagli: SMP

L’Organizzazione sociopsichiatrica cantonale ha deciso che presso il Servizio medico psicologico (SMP) ogni partenza (per dimissioni, pensioni, ecc.) sarà sostituita in misura minore: ad esempio se parte un 100% si potrà fare un concorso solo per un 80%. Le percentuali rimanenti potrebbero essere recuperate anche da “resti” provenienti da altre funzioni. Ad esempio: parte uno psicologo al 100%, si fa il concorso per un 80%, il restante 20% potrebbe essere preso da resti provenienti dalla funzione educativa (alla faccia del servizio multidisciplinare). Questo a fronte di un aumento continuo delle richieste da parte del territorio! Grazie al decreto Morisoli.

Chiediamo pertanto al Consiglio di Stato:

1) a fronte di un aumento continuo delle richieste da parte del territorio verso il Servizio medico psicologico (SMP) come si giustifica la misura sopradescritta?

2) Non è evidente che essa andrà a colpire la popolazione più debole e fragile, tra cui anche tanti giovani in difficoltà?