Contro la discriminazione subita da 200 donne affiliate all’IPCT

Da: Redazione

Il Sindacato del personale pubblico e sociosanitario VPOD Ticino intende avviare una causa contro la discriminazione di cui saranno vittime oltre 200 donne prepensionate a decorrere dal febbraio 2025: l’importo globale in gioco ammonta a ca. 1 mio. Fr.

Contro la discriminazione subita da 200 donne affiliate all’IPCT
Foto di Ana Achim su Unsplash

Il problema concerne le donne nate negli anni 1961-1965, che si sono prepensionate entro fine 2023 presso l’Istituto di Previdenza del Canton Ticino (IPCT) e che raggiungeranno l’età di 64 anni a partire da gennaio 2025: il problema sta nel fatto che il Regolamento in vigore fino al 31.12.2023 non tiene conto che l’età di pensionamento AVS è stata amentata (scalarmente) di un anno per le donne a seguito dell’accettazione di AVS 21 in votazione popolare il 25 settembre 2022. L’IPCT cesserà di versare a queste donne prepensionate il supplemento sostitutivo AVS a partire da 64 anni. La causa del mancato versamento risiede nella lacuna del Regolamento in vigore fino a fine 2023: tale lacuna ha determinato pure un mancato finanziamento del supplemento sostitutivo AVS da parte di datori di lavoro e di assicurati per i mesi del 64esimo anno.

Le donne in questa situazione nate nel 1961 non riceveranno il supplemento sostitutivo AVS durante 3 mesi del 64esimo anno, quelle nate nel 1962 durante 6 mesi del 64esimo anno, quelle nate nel 1963 durante 9 mesi del 64esimo anno e quelle nate nel 1964/1965 durante tutti i 12 mesi del 64esimo anno.

Si sottolinea che le donne prepensionate a partire dal 1.1.2024 non subiranno più questa discriminazione, in quanto il Regolamento dell’IPCT in vigore dal 1.1.2024 ed il relativo finanziamento della prestazione del supplemento sostitutivo AVS sono stati adeguati alla nuova età limite AVS per le donne, che è stata sancita da AVS 21.

Che fare?

  1. Il Sindacato VPOD invita tutte le donne in questa spiacevole situazione a scrivere a Si alleghi pf. la decisione di prepensionamento. Questo consentirà di creare un comitato per fare pressione sulle autorità cantonali e sull’IPCT allo scopo di rivendicare un indennizzo per la perdita economica: l’idea è di avviare una causa per discriminazione fondata sul sesso. In effetti il supplemento sostitutivo AVS per gli uomini nella medesima situazione è versato dall’IPCT (e finanziato dai datori di lavoro) fino a 65 anni e non fino a 64 anni.

  2. Per limitare il danno economico il Sindacato VPOD invita tutte le donne in questa situazione a chiedere la rendita AVS anticipata con 3-4 mesi di anticipo all’agenzia AVS comunale o direttamente all’Istituto delle Assicurazioni Sociali (la richiesta deve essere fatta in ogni caso prima dei 64 anni, per non perdere il diritto all’AVS durante i relativi mesi precedenti i 65 anni). I primi casi saranno quelli delle donne in questa situazione che compiono i 64 anni nel gennaio 2025, le quali avranno una lacuna di reddito nel periodo da febbraio ad aprile 2025, se non avranno fatto richiesta della rendita AVS anticipata entro il 31.1.2025.