Revisione della formazione commerciale: tutto tace...

Da: Sindacato VPOD docenti Ticino

Il 29 giugno 2021 veniva inoltrata al Consiglio di Stato un’interrogazione del segretario VPOD Roaul Ghisletta sul futuro della formazione professionale commerciale, come pure sui contenuti e sulla tempistica dell’annunciata prossima e sostanziale revisione dell’insegnamento dell’intero percorso formativo.

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L’interrogazione voleva far luce sul riserbo che avvolgeva, e tuttora avvolge, questo cambiamento nella formazione professionale commerciale attorniato da un susseguirsi di voci disparate, comunicazioni informali, notizie poco chiare, nonché dalle posizioni critiche e contrarie (anche fortemente) espresse da settori diversi della Svizzera tedesca e romanda. Nella sua risposta dell’8 settembre 2021 il Consiglio di Stato portava alcuni chiarimenti, lasciando però aperti parecchi interrogativi, soprattutto quelli di maggior peso (orari, nomine, retribuzioni, riqualifica professionale, …).

Il governo affermava anche che, a partire dall’autunno 2021, sarebbero stati previsti incontri di presentazione della riforma e di formazione dei docenti: una tempistica comunque subordinata alla preparazione dei materiali didattici, da tradurre in italiano (il che sta verosimilmente a significare che la produzione ticinese non sia di significativa consistenza, né quantitativa né qualitativa, a dimostrazione di uno scarso peso contrattuale e decisionale della parte italofona di questo paese).

Ora, a oltre sei mesi dall’atto parlamentare, a quattro mesi dalle parziali risposte governative, ad autunno terminato già da un bel po’, ad una sempre più vicina data di inizio di una poco rassicurante riforma, il buio e il silenzio sempre fitti e totali, il coinvolgimento delle e degli insegnanti CPC (al di là di quello di facciata autorappresentato dalle Direzioni, come scritto nella risposta all’interrogazione del 29 giugno u.s.) colpevolmente sempre più ritardato.

La tesi dell’attesa dovuta alle traduzioni, fosse ancora in qualche modo sostenibile, non è più minimamente accettabile.

Si vuole veramente coinvolgere i docenti in questa profonda riforma della formazione commerciale oppure li si vuole semplicemente mettere davanti al fatto compiuto, trasformandoli in meri esecutori di qualcosa deciso chissà dove?

Quanto tempo occorrerà ancora agli organi decisionali preposti per dare avvio a quanto previsto e comunicato?

Il Sindacato VPOD docenti da parte sua, nei prossimi giorni si attiverà nuovamente per cercare di ottenere le risposte a quegli interrogativi (quelli di maggior peso) rimasti lettera morta nella risposta governativa dell’8 settembre 2021.