Già nel 2018 il Sindacato VPOD docenti ha lanciato l'allarme con la petizione nazionale "Lasciateci insegnare". I 6'000 firmatari e il Sindacato VPOD hanno chiesto alla CDPE e alle autorità scolastiche cantonali di adottare misure urgenti per ridurre il carico di lavoro degli insegnanti:
- riduzione delle attività amministrative;
- una cultura basata sulla fiducia, sul riconoscimento e sul dialogo da parte della gerarchia e delle autorità politiche, e non sul controllo;
- classi più piccole;
- supporto specifico e personalizzato per ogni particolare esigenza da parte di professionisti competenti.
La pandemia di coronavirus ha peggiorato la situazione, come ha dimostrato un'indagine condotta dal VPOD all'inizio del 2021. I politici non hanno voluto sentire nulla e le richieste sono state ignorate.
Oggi le autorità sembrano sorprese, anche se la carenza di insegnanti era prevedibile. In molti cantoni di lingua tedesca, le classi rischiano di rimanere senza insegnanti all'inizio del nuovo anno scolastico. Le scuole cercano disperatamente di coprire i posti di lavoro e assumono persone che non hanno alcuna conoscenza della professione. Gli insegnanti, già oberati di lavoro, devono sostenere insegnanti non formati. Il carico di lavoro aumenta e la qualità dell'insegnamento diminuisce. Sophie Blaser, presidente della Commissione VPOD Formazione, istruzione e ricerca, avverte: "Con insegnanti non formati, il diritto all'istruzione degli studenti non può essere garantito come dovrebbe". Aggiunge che l'attuale carenza di insegnanti è "una crisi dell'istruzione e un segno di inazione politica". Nella Svizzera francese la carenza è meno grave, ma la situazione è descritta ovunque come "tesa" e rischia di peggiorare nei prossimi anni.
Oltre alle misure per rimediare al sovraccarico di lavoro, è necessario valorizzare la professione di insegnante. Alcuni cantoni sono in ritardo in termini di condizioni di lavoro. Il divario salariale tra i diversi livelli scolastici e tra i cantoni è enorme e non può più essere spiegato con le abitudini locali. Inoltre, i cantoni hanno attuato misure di riduzione dei costi che riguardano gli stipendi, riducendo così l'attrattiva della professione. Nella Svizzera tedesca, le scuole sono in competizione tra loro e offrono persino bonus per attirare gli insegnanti. Sono gli studenti a subire il peso di questa situazione. Ed è solo grazie agli sforzi speciali degli insegnanti che possono ancora ricevere un insegnamento di qualità.
La situazione del lavoro è destinata a peggiorare nei prossimi anni. Chiediamo quindi ancora una volta alla CDPE e alle autorità scolastiche cantonali di migliorare le condizioni di lavoro in modo rapido e duraturo.