La povertà che colpisce i minori ha effetti negativi sul lungo periodo, in quanto pone i bambini e i giovani in situazione di difficoltà nell’ambito della salute, nella sfera sociale (accesso allo sport e alla cultura, scarso riconoscimento sociale,…) e nel contesto scolastico/formativo, come sottolineano Caritas (v. testo “Vaincre la pauvreté des enfants en Suisse” sul sito del’associazione) e Humanrights.ch (che richiama la piena concretizzazione dell’art. 6 cpv. 2 della Convenzione ONU sui diritti del fanciullo). I genitori in difficoltà finanziarie soffrono pure molto a fronte dei loro figli per le rinunce e le restrizioni che devono imporre, sottolinea Pro Juventute (“Pauvre dans un pays riche”, testo nel sito dell’associazione).
La risposta del Consiglio di Stato del 18 maggio 2022 all’interrogazione n. 31.22 indica che il problema tocca quasi 1'300 famiglie in Ticino (la metà monoparentali) e il 3,5% dei minorenni (dati 2020):
- Secondo i dati della statistica federale dell’aiuto sociale, il numero di economie domestiche private con almeno un minorenne in Ticino che hanno ricevuto l’assistenza sociale nel 2015 erano 1'249, mentre nel 2020 erano 1'293. Nel 2015 il 55% di queste economie domestiche erano composte da un adulto solo con minore/i, mentre nel 2020 questa percentuale è leggermente scesa al 50%.
- Per il 2020 il tasso di aiuto sociale in Ticino per i minorenni si attestava al 3,5% mentre a livello nazionale la media era del 5,2%.Ciò è da attribuire principalmente agli ammortizzatori sociali previsti nell’ambito della politica familiare portata avanti sin dal 1997 dal Cantone grazie a strumenti quali gli assegni integrativi (versati a copertura del fabbisogno dei figli fino ai 15 anni) e gli assegni di prima infanzia (che ad oggi coprono il fabbisogno dell’intera unità di riferimento fino all’inizio dell’obbligo scolastico). Tali strumenti, confluiti dal 2003 all’interno della Laps, permettono di limitare il ricorso alle prestazioni assistenziali per le famiglie con figli.
Con l’iniziativa parlamentare si mira quindi a completare nell’ambito della politica familiare un percorso che il Ticino ha iniziato nel 1997 per togliere le famiglie con figli da situazioni di povertà marcata e dall’assistenza sociale.