1 maggio 2022: pace, dignità, solidarietà

Domenica 1° maggio l'Unione sindacale Svizzera, le diverse federazioni e numerose associazioni si ritroveranno a Bellinzona per celebrare la Festa delle lavoratrici e dei lavoratori.

1 maggio 2022 Bellinzona
Omaggio a Marija Prymačenko, pittrice di arte popolare ucraina, di cui diverse opere sono andate distrutte durante i recenti bombardamenti al Museo di arte e storia locale di Ivankiv.

Comunicato stampa 1° maggio 2022

La manifestazione organizzata dall’Unione sindacale svizzera all’insegna della pace fra i popoli e della dignità del lavoro. L’appuntamento è per domenica Primo Maggio alle 11.00 in Largo Elvezia a Bellinzona dove poi il corteo sindacale si muoverà in direzione Piazza Governo. Seguiranno gli interventi dal palco, il pranzo e il concerto dei Lou Dalfin. In occasione della presentazione della manifestazione, i sindacati hanno voluto esporre le peculiarità di questa edizione a partire dallo slogan scelto: pace, dignità, solidarietà.

Il Presidente dell’USS-Ticino e Moesa Renato Minoli, ha esordito sottolineando come la guerra ripiombata in Europa debba “richiamare tutti a ribadire i nostri valori, i valori di tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori”. Rifiutando l’aggressione di un popolo e uno Stato sovrano. La pace è la “condizione indispensabile per una vita dignitosa, un lavoro dignitoso, un salario dignitoso”. Senza di essa, “sono sempre i più deboli e i più poveri a pagare il prezzo più alto, fatto di sofferenza, brutalità, negazione di ogni diritto” ha detto Minoli. Dalla pace alla dignità, per insistere sull’importanza della sua difesa. Pensando alla realtà cantonale del mercato del lavoro, dove “sempre più spesso il termine dignità viene negato, calpestato” e si assiste a “derive inaccettabili” riguardanti i diritti sociali, le condizioni di lavoro, le pensioni. Infine, per quanto riguarda la solidarietà, “è importante oggi più che mai non perdere questo sentimento, questa modalità di approccio verso l’altro, quella solidarietà umana che il movimento sindacale ha sempre promosso”.

A nome del Gruppo Donne dell’USS-TI, Chiara Landi ha rimarcato come “dignità e solidarietà sono due concetti che non devono solo accompagnare la nostra lotta per i diritti e per le tutele di chi è attivo professionalmente, ma devono essere principi garantiti anche a coloro che entrano nell’età della pensione”. In questo senso, bisogna battersi anche per la giustizia: “quella giustizia che la politica smarrisce ogni qual volta tenta di smantellare diritti pensionistici che invece andrebbero rafforzati”. Le federazioni dell’USS hanno deciso di dare centralità al tema per questo Primo Maggio e per l’intero anno, stando in prima lineanella campagna referendaria contro l’odiosa riforma AVS 21, lanciando l’iniziativa popolare per destinare parte degli utili della Banca nazionale svizzera al finanziamento dell’AVS, e portando in votazione la tredicesima AVS a livello nazionale. “Rafforzare l’AVS vuol dire rafforzare la solidarietà e la giustizia sociale”, ha insistito Landi.

Giangiorgio Gargantini, vicepresidente USS-TI, ha segnalato il sostegno dei sindacati alla manifestazione del 21 maggio indetta dal movimento Sciopero per il futuro e che svilupperà due temi prioritari. In primis, ancora una volta, la pace, e la fine delle guerre, legate anche alle dipendenze dalle energie fossili. “Rivendicheremo l’indipendenza energetica e la solidarietà internazionale tra i popoli. Nel contempo, scenderemo in piazza dietro lo slogan “lavorare meno per lavorare tutti e tutte”, esigendo quindi una riduzione del tempo di lavoro, a parità di salario. La conseguente diminuzione dei consumi e dell’utilizzo di energia avranno un impatto positivo sul bilancio ambientale globale. La diminuzione del tempo di lavoro è inoltre una tappa fondamentale verso una miglior conciliazione tra vita professionale e famigliare, rivendicazione attualissima e prioritaria per tutto il movimento sindacale”.

“Il potere d’acquisto non è un lusso. I salari non aumentano abbastanza, mentre il costo della vita aumenta” ha ricordato da parte sua Françoise Gehring, segretaria sindacale SEV. Il Ticino si conferma la regione svizzera con i salari più bassi, sia nelle professioni di punta, sia negli impieghi meno qualificati. I salari in Ticino sono mediamente molto più bassi di quelli svizzeri, circa del 16-20% e il divario sta aumentando.

Viviamo in un periodo di grande pressione sul mercato del lavoro – acutizzata anche da due anni di pandemia – e di concorrenza che spinge spesso al ribasso. In questo contesto i salari di molte persone sono rimasti fermi al palo, mentre il reddito disponibile si è ridotto. Quindi in tasca rimane sempre meno.

L’attuale spirale inflattiva sta determinando l'aumento del livello generale dei prezzi che incide inevitabilmente sulla perdita di potere d'acquisto. Nel 2022, per la prima volta dopo molto tempo, l'inflazione supererà il 2%, se non oltre. Gli aumenti salariali generali saranno quindi ancora una volta al centro delle priorità sindacali dei prossimi negoziati, pena un forte calo del potere d'acquisto. E In Ticino più che mai, visto il ritardo accumulato rispetto al resto della Svizzera.

A nome delle federazioni USS, Gehring si è riferita anche al voto del prossimo 15 maggio sul “decreto Morisoli”. Una proposta che i sindacati giudicano irresponsabile: “A pagare il conto saranno le famiglie e le persone più fragili, visto che inevitabilmente verranno tagliati servizi e prestazioni. Le politiche di austerità – e lo ribadiamo con forza - non permettono di tener conto dei bisogni e delle sfide della società, già pesantemente fragilizzata da due anni di pandemia”. Le politiche di austerità - quasi un mantra per alcuni – smantellano le misure di riduzione delle disuguaglianze e di stimolo alla crescita equa. Mai come oggi l’equitàè necessaria per la coesione sociale.

I presenti hanno richiamato, in conclusione, alcune mobilitazioni sindacali in corso. Gargantini ad esempio si è riferito alle future mobilitazioni nel settore dell’edilizia, a difesa dei contratti collettivi nazionale e cantonale del settore, e a quelle sviluppatesi negli ultimi mesi nei settori della logistica e del delivery, facendo riferimento in particolare alla lotta dei driver di Divoora contro lo sfruttamento e il lavoro gratuito. Un invito è anche rivolto alla partecipazione alla prossima Walk of Care in agenda il 12 maggio prossimo, giornata internazionale dell’infermiere.

Programma 1° maggio 2022


Galerie: 1° maggio 2022

Fotografie della giornata magnifica manifestazione svoltasi domenica 1° maggio 2022 a Bellinzona.