I Sindacati hanno manifestato stupore per la lettera inviata al personale che, oltre a caldamente e ripetutamente invitare collaboratrici e collaboratori a vaccinarsi, indica quanto segue: “Il nostro invito vuole essere anticipatorio su possibili conseguenze e responsabilità di tipo giuridico nel caso di nuovi focolai all’interno delle nostre strutture che inevitabilmente saranno generati in prima linea da professionisti.”
Una frase molto sibillina, poco chiara e fonte di preoccupazione per i destinatari. Pur menzionando la libertà di scelta del dipendente, la lettera è molto pressante e invasiva rispetto alla libertà della singola persona di farsi iniettare o meno un vaccino nel proprio corpo.
A scanso di equivoci alla/al dipendente LIS non potrà essere imputata alcuna responsabilità né ventilata alcuna conseguenza per il fatto di non essersi vaccinata/o, ovviamente ritenuto che rispetti e adotti le misure sanitarie prescritte dall’Ufficio del medico cantonale. Evidentemente i Sindacati offriranno la necessaria protezione giuridica al personale associato del LIS in questa situazione, affinché la legge e la Costituzione siano pienamente rispettate.