Si tratta di uno standard minimo già introdotto dalle Città di Bellinzona, di Mendrisio e di Chiasso, ma anche da ditte private: uno standard verso il quale il Governo federale aveva indicato che bisogna tendere progressivamente con la discussione tra partner contrattuali, quando si votò sull’iniziativa popolare dell’Unione sindacale svizzera nel 2012. Sono passati 10 anni.
Nel preavviso dello scorso 11 febbraio il Municipio di Lugano rimedia la classica figuraccia dando un preavviso negativo alla mozione. Esso ricorda che il regolamento organico attuale prevede un salario minimo di fr 43'375 annui, ossia 21,85 franchi orari (calcolo sulla base delle 40 ore settimanali). Il Municipio indica che la modifica della mozione migliorerebbe il salario di 66 collaboratrici (e di alcuni collaboratori). La massa salariale crescerebbe di 176'500 fr annui (210'000 fr annui calcolando gli oneri sociali a carico della Città).
Siamo allibiti dalla risposta del Municipio, che giustifica i bassi salari delle addette alla pulizia con il fatto che queste ultime beneficiano della sicurezza dell’impiego data dalla Città! Come se con la sicurezza dell’impiego si mangiasse! Come se non sapessero che sono donne che per campare spesso devono fare due o tre lavori a tempo parziale! Speriamo che il Consiglio comunale non segua il Municipio.