Il Municipio di Lugano boccia il salario minimo dignitoso!

Da: Michela Pedersini, presidente VPOD Ticino e Raoul Ghisletta, segretario VPOD Ticino

La Città di Lugano vuole pagare un salario minimo dignitoso alle donne (e alcuni uomini) attive nel settore delle pulizie inserite nella classe più bassa? Lo chiede la mozione 4104 del 12 ottobre 2020, inoltrata da PS-Verdi-PC-Indipendenti, che propone uno standard minimo di 4'000 fr per 12 mensilità, ossia 48'000 fr lordi all’anno.

Si tratta di uno standard minimo già introdotto dalle Città di Bellinzona, di Mendrisio e di Chiasso, ma anche da ditte private: uno standard verso il quale il Governo federale aveva indicato che bisogna tendere progressivamente con la discussione tra partner contrattuali, quando si votò sull’iniziativa popolare dell’Unione sindacale svizzera nel 2012. Sono passati 10 anni.

Nel preavviso dello scorso 11 febbraio il Municipio di Lugano rimedia la classica figuraccia dando un preavviso negativo alla mozione. Esso ricorda che il regolamento organico attuale prevede un salario minimo di fr 43'375 annui, ossia 21,85 franchi orari (calcolo sulla base delle 40 ore settimanali). Il Municipio indica che la modifica della mozione migliorerebbe il salario di 66 collaboratrici (e di alcuni collaboratori). La massa salariale crescerebbe di 176'500 fr annui (210'000 fr annui calcolando gli oneri sociali a carico della Città).

Siamo allibiti dalla risposta del Municipio, che giustifica i bassi salari delle addette alla pulizia con il fatto che queste ultime beneficiano della sicurezza dell’impiego data dalla Città! Come se con la sicurezza dell’impiego si mangiasse! Come se non sapessero che sono donne che per campare spesso devono fare due o tre lavori a tempo parziale! Speriamo che il Consiglio comunale non segua il Municipio.