Spiragli di luce nei servizi Spitex a domicilio?

Da: Fausto Calabretta, sindacalista VPOD

Negli spitex privati si stanno profilando importanti cambiamenti grazie alla risoluzione governativa 1317 del 13 marzo 2020, adottata dopo la decisione del Gran Consiglio sulla mozione Guidicelli, che ha di fatto imposto ai firmatari di un contratto di prestazione di avere condizioni di lavoro conformi al contratto collettivo di lavoro (CCL) di riferimento.

Gli Spitex privati che sottoscrivono un contratto di prestazione (33) con il Cantone senza firmare il CCL di settore hanno dovuto scegliere tra due possibilità:
1) la sottoscrizione del CCL stesso

2) comprovare l’equivalenza e la conformità delle loro condizioni di lavoro CCL di settore: la certificazione è demandata alla Com- missione paritetica del settore.

Al momento attuale la comunità contrattuale è notevolmente aumentata, in quanto solamente cinque spitex hanno chiesto la certificazione tramite la Commissione paritetica. Inoltre, due Servizi hanno deciso di rinunciare al contratto di prestazioni con il Cantone.

Lo scorso 7 settembre la Commissione paritetica degli Spitex privati ha organizzato un’interessante e partecipata assemblea di tutti i firmatari attuali del CCL per informarli sui miglioramenti ottenuti a diversi livelli e sui progetti futuri.

Spitex pubblici
Per quanto riguarda gli Spitex pubblici dopo due anni di trattative, salvo imprevisti dell’ultimo secondo, entrerà in vigore il nuovo contratto collettivo di lavoro (CCL) a partire da gennaio 2021. Unico punto in sospeso da discutere, non legato al CCL, è il monte ore negativo di 30 ore assegnato al personale, che non ha potuto lavorare a sufficienza a causa del Covid-19. Si tratta di una decisione scaturita dalla conferenza dei direttori. Il Sindacato VPOD auspica che la decisione sia annullata, in modo da non caricare di ulteriore stress gli operatori dei servizi.