Se prendiamo la categoria infermieristica, un sondaggio a fine del 2019 ha rivelato che il 90% ritiene di lavorare sotto pressione e l'87% pensa di non avere abbastanza tempo da dedicare ai pazienti. La maggioranza afferma di dover lavorare a turni senza poter rispettare i periodi di riposo e di non avere abbastanza tempo per la famiglia e il tempo libero; inoltre essa lamenta il fatto di subire la pressione della gerarchia e la mancanza di considerazione.
A Lugano grazie alla nuova valutazione analitica delle funzioni effettuata dalla GFO, società nata dal Politecnico federale, il personale sociosanitario ha beneficiato finalmente di aumenti di 2-3 classi salariali: a contrario ciò conferma come le valutazioni salariali “storiche” (in uso precedentemente) abbiano penalizzato le funzioni tipicamente femminili.
Con la presente interrogazione chiediamo al lodevole Municipio:
- Quale visione ha rispetto ai problemi sollevati in generale dal personale sociosanitario in Svizzera:
- sottodotazione del personale in turno che causa stress e impedisce di occuparsi adeguatamente dei residenti?
- mancate sostituzioni di assenze?
- pressione della gerarchia?
- mancanza di considerazione professionale?
- abbandono precoce della professione? - Intende sostenere a livello di gruppo di lavoro dei Comuni ticinesi, per il tramite dei propri rappresentanti, una rivalutazione salariale a livello ticinese, come quella adottata per il proprio personale sociosanitario nelle case anziani e nelle strutture sociali di Lugano sulla base della valutazione analitica delle funzioni fatta dalla GFO? In effetti il divario tra la retribuzione del personale sociosanitario delle case anziani di Lugano e del resto del Cantone è diventato molto importante.
- Intende richiedere e sostenere misure a livello cantonale per accrescere l’attrattiva delle formazioni sociosanitarie, ad esempio un aumento delle indennità di formazione?
Con distinti saluti,
Raoul Ghisletta, Danilo Baratti, Edoardo Cappelletti, Tessa Prati, Nina Pusterla, Nicola Schönenberger, Carlo Zoppi