Per questo motivo ho inoltrato al Consiglio di Stato le seguenti domande tramite due interrogazioni, che speriamo possano correggere finalmente il tiro:
- negli Uffici di tassazione di Bellinzona, Mendrisio, Locarno quanti giorni di telelavoro vengono concessi al massimo ai tassatori?
- Il coordinamento della Sezione del lavoro ha riconfermato che il telelavoro non è concesso negli Uffici regionali di collocamento?
- La Divisione della cultura e studi universitari negli scorsi mesi ha dimezzato i numeri massimi di giorni di telelavoro stabiliti dal regolamento e ha limitato l’accesso agli impiegati che abitano lontano?
- È vero che il numero massimo presso la Divisione della cultura e studi universitari è attualmente di 2 giorni invece di 3 giorni? L’accesso per al telelavoro è consentito agli impiegati che abitano vicino al posto di lavoro?
- Intende rilevare le prassi restrittive al telelavoro di uffici, sezioni e Divisioni al fine di valutarne l’adeguatezza rispetto al regolamento e alle proprie direttive?
- Nella situazione attuale di pandemia intende dare indicazioni più precise ai funzionari dirigenti per evitare che vi siano due o più impiegati nello stesso ufficio durante la giornata di lavoro, allorché gli stessi potrebbero svolgere il telelavoro?
- È vero che il personale amministrativo delle scuole non avrebbe accesso al telelavoro, anche quando deve eseguire compiti assolutamente fattibili a casa (come ad es. la contabilità)?
Inoltre il Regolamento cantonale sul telelavoro esclude dal suo campo d’applicazione il personale in formazione, segnatamente gli apprendisti, gli stagiaires, gli alunni giudiziari e amministrativi.
Ora per gli alunni giudiziari e amministrativi una parte importante del loro lavoro avviene online: con consultazioni di documentazione e materiali on line, con email e telefonate per ricevere consigli da colleghi collaboratori scientifici, economisti e giuristi. Insomma per gli alunni giudiziari e amministrativi il telelavoro è tecnicamente possibile e la presenza in ufficio non deve essere costante. Di principio non si vede dunque l'interesse di escludere gli alunni dal telelavoro. A maggior ragione in questa situazione pandemica, giacché obbligarli a recarsi in ufficio tutti i giorni -ciò che avviene spesso con i mezzi pubblici- significa esporli a rischi non necessari.
Per questo motivo ho chiesto pure al Consiglio di Stato:
- Nella situazione attuale di pandemia intende dare la possibilità anche agli alunni giudiziari e amministrativi di effettuare il telelavoro a giudizio del funzionario dirigente?
- Dopo il ritorno alla normalità intende consentire la possibilità agli alunni giudiziari e amministrativi di richiedere il telelavoro e ai funzionari dirigenti di decidere caso per caso?