- le/gli operatori sociosanitari a domicilio e in strutture sanitarie che non sono ospedali/case anziani?
- le/gli operatori sociali nelle istituzioni sociali e sociopsichiatriche?
- le/gli operatori sociali dei nidi e dei centri extrascolastici?
- le/i docenti?
- il personale delle strutture carcerarie cantonali e della polizia a contatto con utenti?
Si tratta infatti di categorie professionali che hanno contatti lavorativi stretti con persone: quindi queste lavoratrici e questi lavoratori devono essere protetti in tempi ragionevoli.
Nel frattempo il Consiglio di Stato ha dato una prima risposta interlocutoria positiva, destinata ad essere realizzata quando le dosi di vaccino saranno disponibili: alleghiamo la risposta.