Comitato VPOD polizia: ecco le risoluzioni!

Da: Joël Scaglia e Andrea Pomponio, copresidenti gruppo VPOD polizia

Il Comitato VPOD polizia, pur non avendo potuto organizzare la tradizionale assemblea annuale a causa della situazione sanitaria, ha fatto il punto della situazione nella polizia in Ticino, redigendo l’allegato Rapporto d’attività 2020 e ha adottato la seguente Risoluzione in due punti.

La polizia unica si può e si deve fare!

Il Comitato VPOD polizia attira l’attenzione dell’opinione pubblica sul fatto che a causa della pandemia il Comando della Polizia cantonale ha dovuto prendere decisioni atte a garantire la gestione della sicurezza pubblica in modo efficace, istituendo uno Stato Maggiore di Polizia unico.

Durante il periodo dell’emergenza la pianificazione di tutte le forze di Polizia è stata quindi tutta centralizzata con lo scopo di assicurare l’efficacia sul territorio e il mantenimento dell’ordine pubblico. Per fare questo i turni di lavoro i compiti e gli obbiettivi, sono stati resi identici sia per la Polizia cantonale che per le comunali. Aldilà di alcune problematiche, peraltro normali visto il breve tempo in cui si è dovuto far fronte alla nuova situazione, le cose sono funzionate bene ed i primi ad averne beneficiato sono i cittadini.

Riteniamo che questo periodo sia stato un banco di prova importante che ha messo in evidenza come la gestione ottimale delle risorse sul territorio permette di far fronte anche alle situazioni più difficili e impensabili fino a pochi mesi fa.

Come gruppo VPOD, già dal 2013, ci siamo detti favorevoli alla creazione di una Polizia unica in Ticino. Riteniamo che questa sia la via da percorrere ed il Sindacato VPOD polizia ribadisce il suo convinto sostegno.

Gli errori di calcolo che pesano sulla cassa pensioni vanno corretti!

Il Comitato VPOD polizia fa appello al Parlamento affinché approvi al più presto messaggio 7784 del 15.01.2020 per l’attribuzione all’Istituto di previdenza del Cantone Ticino (IPCT) di un contributo integrativo di 12,5 milioni Fr annui su 40 anni. Il messaggio non è volto a risanare la cassa, ma a coprire le garanzie concesse dal Parlamento nel 2012, al momento del cambiamento di sistema pensionistico, a tutti le/gli assicurati che avevano 50 anni e più al 1.1.13.

Queste garanzie all’IPCT costano oggi molto di più di quanto all’epoca previsto/calcolato, circa il doppio: da qui la richiesta di un contributo supplementare totale di 500 mio franchi per far fronte a queste garanzie. Non si può certamente caricare questi milioni sulle spalle dei ca 14'000 dipendenti attivi, che non beneficiano di tali garanzie. Un simile trasferimento di risorse dagli attivi ai pensionati sarebbe un furto, che determinerebbe la ferma reazione del Comitato VPOD polizia.