Gli assicurati attivi dell'IPCT non devono pagare per gli altri!

Da: Raoul Ghisletta, segretario VPOD Ticino

I sindacati del personale affiliato all’Istituto di previdenza del Canton Ticino (IPCT) sono intervenuti in maniera unitaria per contrastare il rischio che gli assicurati attivi vengano chiamati a pagare gli oneri delle garanzie del 1.1.13, di cui non beneficiano.

I sindacati VPOD, CCS e OCST hanno chiesto alla Commissione della gestione e delle finanze un incontro in merito al messaggio 7784 del 15.01.2020 Attribuzione all’Istituto di previdenza del Cantone Ticino (IPCT) di un contributo integrativo di CHF 500 mio per la copertura del costo supplementare delle garanzie di pensione concesse agli assicurati con più di 50 anni nell’ambito della riforma dell’IPCT entrata in vigore il 1° gennaio 2013; nuovo cpv. 5 dell’art. 16 della Lipct”, preoccupati del fatto che esso non sia ancora stato evaso positivamente.

I sindacati sottolineano come lo scopo del messaggio governativo 7784, il cui contenuto è stato concordato con i rappresentanti del personale e dei datori di lavoro del Consiglio d’amministrazione dell’IPCT, non sia primariamente il risanamento della cassa pensioni cantonale, ma bensì la copertura delle garanzie concesse nel 2012, al momento del cambiamento di sistema pensionistico, a tutti le/gli assicurati che avevano 50 anni e più al 1.1.13.

In sostanza queste garanzie all’IPCT costano oggi molto di più di quanto all’epoca previsto/calcolato, circa il doppio: da qui la richiesta di un contributo supplementare di 500 mio franchi per far fronte a queste garanzie.

È logico che a finanziarle sia lo Stato, che ha deciso di dare le garanzie per favorire l’accettazione del cambiamento di sistema nel 2012.

Non si può certamente caricare questi 500 milioni di fr sulle spalle dei ca 14'000 dipendenti attivi, che non beneficiano di tali garanzie: anche perché essi, nel cambiamento del sistema dal primato delle prestazioni al primato dei contributi, hanno già perso quasi il 20% di prestazioni rispetto agli ultracinquantenni del 1.1.13. Un simile trasferimento di risorse dagli attivi ai pensionati sarebbe un furto e sarebbe fondamentalmente un atto contrario al sistema del secondo pilastro, foriero di potenziali conflitti intergenerazionali e sindacali.