Furiosi per la riduzione della rendita vedovile IPCT

Da: Raoul Ghisletta, segretario VPOD Ticino e Michela Pedersini, presidente VPOD Ticino

Il Sindacato VPOD Ticino è furioso per la diminuzione delle rendite vedovili messa in atto dall'Istituto di Previdenza del Cantone Ticino (IPCT) da inizio 2021. Il Sindacato intende fare ricorso contro la decisione tramite casi concreti delle/degli associati vedove e vedovi a partire dal 2021. Il Sindacato VPOD esorta le/gli assicurati dell’IPCT a mobilitarsi per la difesa delle condizioni salariali e previdenziali!

La riduzione di queste rendite non è che una conferma di quanto il Sindacato VPOD afferma da tempo, portando avanti una campagna d’informazione capillare alle/agli affiliati: la situazione dell’IPCT è grave, ma i colpevoli non sono da cercare nei suoi organi direttivi, che sono vincolati da leggi cantonali e federali, contrariamente a quanto vuol fare credere qualche disinformato disinformatore.

Colpevole è la maggioranza parlamentare di questo Cantone, che si rifiuta di riconoscere il problema dell’IPCT e che tergiversa sul Messaggio 7784 del 15 gennaio 2020 per la copertura del costo supplementare delle garanzie concesse agli over 50 al 1.1.13: l’esito del rifiuto di approvare il messaggio è scaricare questi costi sulle spalle dell’IPCT e, di riflesso, su quelle delle/degli assicurati attivi più giovani.

Due categorie di assicurati
Le/gli assicurati dell’IPCT sono oggi sostanzialmente divisi in due categorie:

- da un lato le/i pensionati e coloro che beneficiano delle garanzie stabilite dal Gran Consiglio nel 2012;

- dall'altro lato i restanti assicurati attivi (coloro che al 1.1.13 non avevano ancora 50 anni), i quali, dopo aver perso ca. il 15% di rendita nel 2013 con il cambio di sistema previdenziale, rischiano ora di subire ulteriori e pesantissimi tagli in un futuro assai prossimo.

La riduzione delle nuove rendite vedovili dal 1.1.2021 (la rendita rispetto al salario assicurato per coloro che sono già in pensione o al beneficio delle garanzie del 2012 scende dal 67% al 50% del salario assicurato, ossia una riduzione della rendita del 25%; per gli altri assicurati scende dal 67% al 60% per gli altri, ossia una riduzione della rendita del 10%) ci mostra però che nessuno delle/dei 26'000 assicurate/i all'IPCT può dormire sonni tranquilli. Infatti i rendimenti dei capitali in diminuzione e l’allungamento della speranza di vita conducono alla riduzione del tasso tecnico e del tasso di conversione, con gravissime conseguenze soprattutto per gli assicurati più giovani. Per questo il Sindacato VPOD rivendica da tempo che il Cantone si assuma finalmente le sue responsabilità economiche, mettendo a disposizione le risorse finanziarie necessarie, così fatto in altri Cantoni.

Altro che Rolls-Royce!
Prestazioni in diminuzione, contributi di risanamento per riportare l'IPCT al grado di copertura minimo fissato dalla legge, remunerazione degli averi di vecchiaia ferma al minimo della Legge federale sulla previdenza professionale (1%) anche quando la resa patrimoniale è ben superiore (2019: +9%) fanno sì che la previdenza professionale dell’IPCT sia tutto fuorché una Rolls-Royce. Lo dimostrano i casi delle Città di Bellinzona e Mendrisio, che se ne sono andate dall'IPCT, perché attirate dalla previdenza privata (senza peraltro potersi sottrarre alla riduzione dei tassi di conversione in atto dappertutto), indebolendo così ulteriormente l'IPCT.

Fermare questo massacro!
Il primo passo concreto da fare è la rapida accettazione da parte del Gran Consiglio del Messaggio governativo 7784 per il versamento all'IPCT di 12,5 milioni di franchi annui per 40 anni a copertura unicamente del maggior costo delle garanzie. Purtroppo la maggioranza della Commissione gestione e finanze del Parlamento nicchia, tirandola per le lunghe e avanzando controproposte astruse. Addirittura la Lega dei Ticinesi minaccia il lancio di un referendum. Il primanostrismo leghista non sembra riconoscere come "nostri" i 26'000 affiliati all’IPCT: infermieri, operatori dell’assistenza e cura a domicilio, docenti, poliziotti, impiegati, guardie carcerarie, operai, ecc,.

Se sciaguratamente e ingiustamente il Parlamento non approverà il Messaggio 7784, si finirà per ridurre sensibilmente le rendite delle/degli assicurati senza garanzie al 1.1.2012 tramite un abbassamento del tasso di conversione e/o si arriverà ad aumentare massicciamente i contributi a carico dei datori di lavoro e delle/degli assicurati attivi. Questo scenario ridurrebbe in un momento economico molto delicato il potere d’acquisto di 26'000 famiglie ticinesi, che abitano, spendono e pagano le imposte in Ticino, dando sostegno all'economia locale. Una scelta assurda anche dal profilo economico.