Una crisi che ci ha messi a dura prova, togliendoci le nostre sicurezze, privandoci di molti aspetti della nostra quotidianità e obbligandoci a imparare dei nuovi gesti. Abbiamo dovuto avere fede nelle nostre autorità e nei nostri servizi e grazie a ciò siamo riusciti a contenere il numero di contagi e ad avere una situazione sanitaria stabile. Il virus è stato come un lampo a ciel sereno, ci ha sorpresi, impauriti, ma ora deve anche permetterci degli insegnamenti, utili sia per contrastare altre crisi che per un’evoluzione della società.
La pandemia ha permesso un’importate lezione, mettendo in evidenza l’importanza del lavoro di cura, domestico ed educativo svolto quotidianamente dalle donne. Come diceva già Rita Levi Montalcini, “Le donne hanno sempre dovuto lottare doppiamente. Hanno sempre dovuto portare due pesi, quello privato e quello sociale. Le donne sono la colonna vertebrale delle società”
La pandemia ha colpito indistintamente uomini e donne, ma il contesto di crisi ha avuto maggiori conseguenze negative per il sesso femminile, andando ad aumentare le discriminazioni di genere già esistenti. Questo aspetto è stato relegato in secondo piano per via della gestione della crisi Covid-19 e purtroppo rimane ancora oggi poco tematizzato. Il lavoro delle donne e la validità delle loro competenze hanno però giocato un ruolo sistemico essenziale nella gestione della crisi. Un’analisi di questo periodo deve perciò permetterci di gettare le basi per una nuova consapevolezza, per superare gli stereotipi e raggiungere finalmente un’effettiva parità e non privarci delle battaglie vinte negli scorsi anni! Per questo, il Sindacato rilancerà l’appello al Consiglio di Stato per la creazione di un Ufficio per la parità che coordini le azioni necessarie su più fronti per il raggiungimento della parità!
La crisi che stiamo attraversando non deve mettere in secondo piano, ma invece potenziare le rivendicazioni dello Sciopero delle donne del 14 giugno 2019! Parole come rivalutazione salariale, riduzione del tempo di lavoro per uscire dalla trappola del tempo parziale. Congedo maternità di 6 mesi, congedo paternità pagato. Abbiamo dei diritti, abbiamo voglia di cambiare quello che per anni ci è stato promesso e non si è mai manifestato. Stipendi equi, giustizia che tuteli la donna dalla violenza, che questa non diventi l’ennesima umiliazione per tutte quelle donne che la violenza la subiscono. Abbiamo bisogno di prenderci cura dei nostri cari senza che questo ci penalizzi sul posto di lavoro. Non ci servono più promesse! Ci serve un cambio di mentalità, dobbiamo affrontare unite/i le battaglie per un Ticino migliore, per un mondo diverso.
La VPOD porta avanti anche numerose altre battaglie, come quella di rafforzare la qualità dei Servizi sociosanitari. Da trent’anni ormai questi sono sotto pressione e le condizioni di lavoro continuano a peggiorare, ma come abbiamo recentemente visto essi sono essenziali per la società e il loro funzionamento deve venire prima della logica del profitto!! Non servono applausi, Vogliamo investimenti mirati nelle strutture e nella formazione! Riduzioni del tempo di lavoro e orari che permettano la conciliazione lavoro-famiglia!
Dobbiamo sostenere le condizioni di lavoro e le future rendite dei dipendenti cantonali, dopo dieci anni di battaglie abbiamo ottenuto il miglioramento della scuola dell’obbligo. Servono investimenti per Asili nido di qualità e nei servizi extra-scolastici!
Per fare questo, per sostenere e raggiungere gli obbiettivi, la partecipazione è fondamentale. L’unità la condivisione, la lotta è il motore attorno al quale ruota il lavoro del sindacato. Le battaglie dei sindacalisti, dei propagandisti, del personale del sindacato hanno un valore enorme. Una lotta quotidiana per raggiungere quelle mete che senza queste figure passerebbero in secondo piano, in una società dove regna sempre il dio soldo, sulle spalle dei lavoratori.
Vi invito a condividere con più persone questi principi, a difenderli a far si che chi ci sta davanti senta la passione che ci spinge a far sempre meglio. Siamo una squadra scendiamo in campo insieme per dare voce alle nostre rivendicazioni! Vi ringrazio di essere qui questa sera e ringrazio tutti coloro che al sindacato prestano la loro voce, le loro idee e la loro voglia di un domani migliore.