All’USI la discussione è stata relativamente rapida, dopo un inizio un po’ complicato. All’inizio si trattava di stabilire delle regole condivise per raggiungere un accordo tra le parti - da un lato la dirigenza USI e dall’altro
i Sindacati VPOD, OCST, SIT e l’Associazione dei dipendenti (APUSI)- che consentisse di rispettare quanto previsto dall’art. 10 cpv. 2 della Legge USI-SUPSI, ovvero che il suddetto personale fosse sottoposto a un CCL. Al termine della trattativa si è raggiunto un accordo e il CCL conterrà infatti tutti gli elementi necessari e in particolare:
1. la definizione di Contratto Collettivo di Lavoro;
2. la definizione della progressione delle carriere attraverso una scala salariale, che garantisce una progressione della carriera più breve per le figure meno qualificate e man mano più lunga per le posizioni più alte;
3. l’istituzione di una Commissione del Personale;
4. l’istituzione di una Commissione Paritetica e di una Commissione Speciale di Ricorso;
5. la carta professionale per tutti i dipendenti non associati a organizzazioni firmatarie del CCL;
6. una scadenza al 31 dicembre 2021. Trattandosi di un CCL contrattato ex novo possiamo affermare che alcuni aggiustamenti saranno ancora possibili mano a mano che si passerà alla sua applicazione.
Ora resta da portare a buon fine anche la trattativa per il CCL del personale amministrativo, bibliotecario,
tecnico e ausiliario della SUPSI, dove le discussioni sono ancora aperte. Contiamo di poter trovare anche qui un accordo: il 12 dicembre il personale è stato sentito in assemblea dai Sindacati e dalla Direzione SUPSI, che hanno raccolto una serie di indicazioni per terminare la trattativa.
Università e SUPSI: presto un CCL?
Il 18 dicembre è prevista la firma del contratto collettivo di lavoro (CCL) per il personale amministrativo, bliotecario, tecnico e ausiliario dell’Università della Svizzera italiana (USI). La trattativa per un CCL con la Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana (SUPSI) è in corso.
