Segnali importanti per la parità di genere nel settore sanitario

Da: Fausto Calabretta e Stefano Testa, sindacalisti VPOD

Nelle scorse settimane Sindacati e Commissioni interne del personale dei vari Istituti dell’Ente ospedaliero cantonale (EOC) hanno inoltrato al vicedirettore EOC Piero Luraschi proposte di attuazione dello sciopero delle donne del prossimo 14 giugno.

L’EOC ha alle sue dipendenze oltre 5'000 collaboratori, tre quarti dei quali sono donne: pur essendo per molti aspetti la parità di genere acquisita, l’EOC ha deciso di sostenere le richieste avanzate dalle CI, per lanciare un messaggio di attenzione al tema. L’EOC permette quindi di creare dei punti di ristoro e informativi per la giornata del 14 giugno, nella quale verranno consegnati volantini e spille a tema. Le collaboratrici e anche i collaboratori EOC potranno chiedere un giorno di congedo per poter partecipare alla giornata. Infine a tutti i dipendenti in servizio verranno concessi 15,30 minuti di pausa supplementare, per rimarcare simbolicamente l’imperativo di eliminare le discriminazioni salariali di genere esistenti in Svizzera. La cifra è simbolica, infatti è stato calcolato che, a causa della discriminazione salariale esistente ancora oggi nel nostro Paese, mediamente una donna che lavora a tempo pieno smette di guadagnare alle ore 15:30, rispetto ad un uomo attivo nella medesima percentuale e funzione. Il Sindacato VPOD è soddisfatto della soluzione trovata attraverso il dialogo.

CLINICHE E CASE ANZIANI
Nelle scorse settimane i Sindacati hanno contattato pure le direzioni e le commissioni interne del personale delle Cliniche private e delle Case per anziani ticinesi chiedendo di:

  • organizzare un punto rinfresco/pausa nella struttura: questi punti permetteranno alle dipendenti di ritrovarsi durante la pausa e di discutere sulle rivendicazioni della giornata;
  • permettere alle dipendenti di indossare il badge dello sciopero e di esporre bandiera e i volantini dello sciopero;
  • concedere la giornata libera, per quanto possibile, alle donne che chiederanno congedo per partecipare allo sciopero;
  • infine, visto che il personale sociosanitario impiegato è in grande maggioranza femminile e che non sarà certamente possibile concedere un giorno libero a tutte per evidenti esigenze di servizio, riconoscere una pausa maggiorata di 15,30 minuti alle dipendenti che lavoreranno il 14 giugno. Come indicato sopra la cifra ricorda la discriminazione salariale media esistente per le donne in Svizzera: si tratta di lanciare un segnale per la parità, anche se nel settore specifico i salari non sono discriminatori!