Il Comitato SACD VPOD ha più volte lanciato segnali d’allarme sulle condizioni di lavoro degli operatori nel settore dell’assistenza e cura a domicilio: i lavoratori sono sempre più sotto pressione sia per la crescente complessità dei casi sia per la pressione che subiscono giornalmente a causa di un’organizzazione del lavoro sempre più stressante. Il lavoro su chiamata è spesso la regola e le spese/tempo di trasferta non sono corrisposti al dipendente da una parte degli spitex che non firma i contratti collettivi di lavoro e viola le norme di base del diritto del lavoro. Il Comitato SACD VPOD chiede al Dipartimento sanità e socialità di predisporre sufficienti risorse per vigilare sulle qualità delle prestazioni e chiede all’Ispettorato del lavoro di intervenire contro gli abusi nelle condizioni di lavoro. Il Sindacato VPOD infine rivendica l’obbligo del contratto collettivo di lavoro per tutti i servizi!
Il Comitato SACD VPOD esprime, inoltre il proprio appoggio allo "sciopero delle donne" in programma il 14 giugno, per combattere le discriminazioni salariali tuttora esistenti: in un paese economicamente avanzato come la Svizzera la parità deve diventare realtà.