Migliore presa a carico per le vittime di violenza

Da: Michela Pedersini

Il Comitato ospedaliero, riunito lo scorso 21 ottobre, ha deciso di inviare una lettera alla Direzione generale dell’Ente ospedaliero cantonale (EOC) che chiede di potenziare all’interno dei Pronto Soccorso dei vari ospedali la presa a carico delle persone adulte maltrattate o abusate, pensando in particolare alle donne. Grazie alla formazione e sensibilizzazione del personale ospedaliero si deve poter facilitare alle vittime di violenza l’accesso al sostegno dato dei centri di aiuto esistenti, per uscire dalla situazione di dipendenza e disagio in cui esse sono precipitate.

Il Sindacato VPOD chiede in particolare all’EOC di organizzare una sensibilizzazione e formazione per il personale sanitario e amministrativo, che gli consenta di riconoscere meglio i casi di violenza sospetti: ad esempio si tratta dei casi in cui la vittima di violenza dichiara una dinamica di ferimento che non corrisponde alle sue condizioni fisiche e alle sue reazioni (ad es. i lividi su più parti del corpo correlati alla paura di farsi toccare da parte degli operatori sanitari sono segni di un abuso). Attualmente in questi casi viene allertata la pattuglia della polizia, che però non è sempre in grado di gestire al meglio la situazione: di qui la necessità di migliorare la presa a carico da parte del personale degli ospedali.

Sostegno alla mozione “Lavoro malato, lavoro che fa ammalare”

Il Comitato ospedaliero è solidale con i lavoratori e le lavoratrici che vivono una situazione di disagio nei loro posti di lavoro e chiede al Consiglio di Stato di adottare le necessarie misure per mettere fine al degrado, accogliendo la mozione del 29 settembre 2019 “Lavoro malato lavoro che fa ammalare”.

Cardiocentro
Il Comitato esprime soddisfazione per l’accordo sull’integrazione del Cardiocentro nell’EOC con una soluzione che va a beneficio dei pazienti ticinesi. L’EOC conserverà la filosofia clinica e aziendale alla base dei successi conseguiti dall’ospedale del cuore negli ultimi vent’anni garantendo a tutti i dipendenti le medesime condizioni che attualmente gode il personale EOC e rafforzando la collaborazione con il servizio di cardiologia.