Il tempo per cambiarsi al lavoro è tempo di lavoro!

Da: Fausto Calabretta, sindacalista VPOD Ticino

Su indicazione della Conferenza federativa della sanità VPOD, svoltasi a Soletta nel marzo 2019, il Sindacato VPOD Ticino ha contattato l’Ente ospedaliero cantonale (EOC) e le cliniche ticinesi, chiedendo di introdurre per il personale sanitario il riconoscimento del tempo necessario per indossare la divisa di lavoro e recarsi dallo spogliatoio al proprio reparto.

La recente interpretazione da parte Segreteria di Stato all’economia (SECO) dell’articolo 13 dell’Ordinanza 1 della Legge federale sul lavoro (OLL1) prevede che cambiarsi d’abito e recarsi nel proprio reparto è da considerarsi quale tempo di lavoro. La richiesta effettuata dal Sindacato VPOD all’EOC e alle cliniche ticinesi nasce dalla volontà di trovare una soluzione chiara per tutto il settore sanitario ticinese, in sintonia con le disposizioni federali.

Nei giorni scorsi l'Ospedale universitario di Zurigo, che conta più di 8.000 dipendenti, ha deciso, su richiesta del Sindacato VPOD, di riconoscere il tempo per cambiarsi al lavoro già dal 1° agosto: l’Ospedale accorderà ai propri dipendenti un supplemento in tempo di 15 minuti giornalieri. Rimane in sospeso, per adesso, il riconoscimento retroattivo: l’Ospedale per ora ha proposto solo un riconoscimento di 1 o 2 giorni per il periodo gennaio-luglio 2019. Sulla stessa linea è dal 15 aprile il Kindesrpital.

Altre buone notizie per gli operatori sanitari arrivano dall'Ospedale cantonale di San Gallo, che intende introdurre il riconoscimento del tempo per cambiarsi da gennaio 2020.

Le direzioni delle Cliniche private ticinesi, per mezzo della loro associazione ACPT, hanno comunicato al Sindacato VPOD di voler affrontare il tema in maniera unitaria in una riunione alla quale partecipino tutte le cliniche.

L’EOC dal canto suo ha comunicato al Sindacato VPOD che sta approfondendo la questione e che una discussione avverrà in estate.

In Ticino siamo quindi in attesa degli sviluppi per consentire al personale sociosanitario di beneficiare dei medesimi diritti dei dipendenti d’Oltralpe.