Le operatrici hanno confermato che in alcuni nidi a partire dal 2019 vi saranno degli adeguamenti salariali. È stata rimarcata dal personale la necessità di incontrare al più presto i rappresentanti dell’Associazione ticinese delle strutture d’accoglienza per l’infanzia (ATAN) per discutere del Contratto collettivo di lavoro, allo scopo di migliorare la situazione globale del settore.
Siamo ancora confrontati infatti come Sindacato con alcune situazioni vergognose. Ad esempio c’è un nido del Luganese (Peter Pan di Savosa) che da mesi non paga correttamente i salari, situazione già segnalata a più riprese anche al competente ufficio cantonale (Ufficio del sostegno a enti e attività per le famiglie e i giovani - UFAG) e che potrebbe risolversi per via giudiziaria. Un altro nido, sempre del Luganese (Ticinositter 24 di Dino), ha chiuso recentemente senza versare tutti i salari alle dipendenti: anche in questo caso sarà il giudice a doversi occupare dei problemi.
Questi esempi sono la punta dell’iceberg. Infatti ci sono altre situazioni precarie, per usare un eufemismo. Pertanto è necessario che nei prossimi mesi, a seguito dell’applicazione delle nuove direttive di finanziamento del settore varate dal Dipartimento sanità e socialità, ATAN apra un tavolo di trattativa con i Sindacati, per creare finalmente un contratto collettivo di lavoro in tutto il settore. Si tratta di rendere finalmente accettabili le condizioni di lavoro del settore, per renderlo attrattivo alle operatrici formate e per isolare e mettere alla berlina chi non rispetta le regole. È un lavoro che da anni il Sindacato VPOD sta facendo grazie alla pressione della sua iniziativa popolare Asili nido di qualità per le famiglie, che non sarà ritirata, prima di aver fatto passi avanti sostanziali per il personale e le famiglie.