« Progetto fiscale 17 » nel mirino del Sindacato VPOD

Da: Assemblea delegati VPOD

Malgrado il cambiamento di nome il nuovo progetto fiscale 17 presentato dal Consiglio federale si situa nel filone della Riforma delle imprese 3. Il Sindacato VPOD combatte ogni progetto che mette in pericolo i servizi pubblici.

La scoppola presa dalla Riforma fiscale 3 da parte dei votanti svizzeri (più del 59 % di NO) mostra che la popolazione non vuole pagare un pesante tributo per mantenere «l’attrattività economica» della Svizzera. Sarebbe più che necessario e salutare per tutti che gli ambienti economici non lo dimenticassero. Ora il nuovo pacchetto definito dal Consiglio federale, già solo per il nome «Progetto fiscale 17», è in linea con la logica della riforma fiscale fallita e non ha tratto le debite lezioni dalla precedente bocciatura. In effetti sono ben misere le «contropartite sociali» (un aumento minimo degli assegni figli) che si sventolano verso la sinistra e i sindacati per renderlo un progetto più equilibrato: tanto più che in tanti cantoni non sortirebbero alcun miglioramento. Quanto al resto delle misure proposte, esse non permettono minimamente di compensare le perdite abissali che si annunciano tanto a livello federale, quanto a livello cantonale e comunali: a farne le spese saranno i cittadini e le cittadine, nonché i servizi pubblici. Se la ripartizione degli oneri è un po’ diversa dalla precedente riforma fiscale, la fattura finale non è necessariamente più leggera e rischia di essere addirittura più salata per i Cantoni, per via della concorrenza fiscale sull’imposizione degli utili aziendali, che viene accresciuta dalle misure proposte.

Il Sindacato dei servizi pubblici VPOD non può dunque che opporsi al progetto presentato, perché avrà delle gravi conseguenze sulla qualità dei servizi pubblici e sulle condizioni di lavoro dei salariati. In un momento in cui la maggioranza dei Cantoni fanno tagli nelle loro prestazioni pubbliche e in cui la Confederazione vuole fare grossi risparmi nel preventivo 2018 della formazione, noi non lasceremo peggiorare le finanze a causa di una politica fiscale iniqua. Di conseguenza l’assemblea dei delegati VPOD ricorda che, se da un lato è favorevole all’abrogazione degli statuti speciali per le imprese, dall’altro lato in ogni caso si batterà per:

  • un finanziamento di questo progetto da parte delle imprese e dei loro azionisti, che permetta di compensare tutte le perdite che ricadono sugli enti pubblici;
  • la fine dell’incoraggiamento della concorrenza fiscale tra i Cantoni tramite in particolare l’incoraggiamento della riduzione dell’aliquota fiscale sugli utili aziendali, mentre occorrerebbe invece pensare a introdurre una soglia minima di imposizione fiscale;
  • la limitazione dell’utilizzo degli strumenti fiscali come le patent box: si tratta di definirli chiaramente e regolamentarli, in modo che non vengano contestati a livello internazionale.

Il Sindacato VPOD combatterà con vigore ogni progetto che non sarà su questa linea e che metterà in pericolo i servizi pubblici. Esso fa appello a tutte le forze sindacali, politiche e civili di fare la stessa cosa, unendosi nella battaglia.