Sanità

Il Sindacato VPOD promuove i diritti degli operatori e le loro condizioni di lavoro, sia nel settore sanitario pubblico, sia in quello privato.

La sanità si trova sempre più invischiata in logiche di mercato, che mettono a repentaglio le condizioni di lavoro e la qualità dei servizi ai pazienti. La concorrenza tra istituti sanitari, indotta dalla modifica della Legge federale assicurazione malattie in vigore dal 2012 e fondata sul sistema del pagamento forfettario per tipo di caso (DRG), è altamente pericolosa, se non è incanalata da una forte presenza sindacale e da contratti collettivi di lavoro di buon livello. Senza un'ampia solidarietà di tutto il personale sanitario i datori di lavoro aggressivi possono licenziare il personale critico, come ha fatto il gruppo Genolier nel caso dello sciopero dell'Ospedale La Providence di Neuchâtel di fine 2012. In Ticino il Sindacato VPOD ha sottoscritto contratti collettivi di lavoro per gli ospedali pubblici, per le cliniche private, per le case anziani di diritto privato, per i servizi assistenza e cura domicilio no profit e, parzialmente, per i servizi commerciali d'assistenza e cura a domicilio. A livello nazionale il Sindacato VPOD dispone di una commissione nazionale che discute e segue i problemi della sanità elvetica.

  • Le rivendicazioni del Sindacato VPOD Ticino per migliorare il settore sociosanitario

    Negli scorsi mesi i comitati VPOD dei settori sociosanitari hanno messo a punto una serie di rivendicazioni per migliorare la qualità del lavoro, le condizioni di lavoro e la trasparenza nel settore sociosanitario ticinese: queste rivendicazioni passano forzatamente attraverso il miglioramento dei contratti di prestazione esistenti tra Cantoni ed enti sussidiati, oltre che tramite la modifica di leggi settoriali. Le richieste sono state depositate in Parlamento dal segretario Ghisletta (con il sostegno del gruppo socialista) e nei prossimi mesi dovranno ricevere una risposta. Si tratta di un percorso chiaramente in salita, che andrà supportato dai comitati sul terreno sindacale e nell’opinione pubblica, soprattutto in questo periodo in cui il consenso per un miglioramento del settore sociosanitario gode di un vento favorevole (con la consapevolezza però che l’inevitabile peggioramento delle finanze cantonali e comunali rischierà di raggelare questo vento).

  • Rivalutare il lavoro femminile nel settore sociosanitario

    La crisi in atto ha evidenziato l’importanza per la società di poter contare su un’organizzazione sanitaria efficiente. Un’organizzazione fatta di strutture sviluppate, ma soprattutto di personale qualificato. A livello mondiale le donne ricoprono il 70% dei posti di lavoro nel settore sociosanitario. La presenza femminile anche in Svizzera è nettamente maggioritaria nel campo delle cure ed è vitale che le donne continuino a formarsi e lavorarvi.

  • Anche il Comitato del Gruppo Commissioni interne case anziani ROCA è contro i tagli del Governo!

    Il Comitato del Gruppo di coordinamento delle Commissioni interne delle Case per anziani ROCA, costituito lo scorso 22 settembre, si è riunito il 6 novembre per discutere dell’importante tema dei tagli proposti dal Governo e che colpiscono anche gli enti sussidiati che operano in ambito sociosanitario e socioeducativo.